il blitz degli antagonisti

Assalto alla polizia, Meloni: “gioco può diventare molto pericoloso”

Dopo l’aggressione a Torino, il governo esprime solidarietà e critica chi le priva del sostegno. Mattarella chiama il capo della Polizia e Piantedosi

Assalto alla polizia, Meloni: “gioco può diventare molto pericoloso”

La Polizia è al centro di una polemica politica dopo l’assalto subito da una pattuglia a Torino da parte di un gruppo di antagonisti, che volevano liberare un marocchino fermato dalle forze dell'ordine. Il presidente Mattarella ha espresso la sua vicinanza agli agenti e ha chiamato il capo della Polizia e il ministro Piantedosi. La premier Meloni ha difeso il ruolo delle forze dell’ordine e ha attaccato chi le priva del sostegno delle istituzioni. Il caso si intreccia con il trasferimento della dirigente del Reparto Mobile di Firenze, coinvolto nei fatti di Pisa.

 

Mattarella: fiducia e solidarietà alla Polizia

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha seguito con attenzione gli sviluppi dell’episodio di violenza avvenuto ieri pomeriggio a Torino, dove una volante della Polizia è stata assalita da una ventina di antagonisti, che hanno lanciato sassi, bottiglie e fumogeni contro gli agenti che stavano portando un uomo di origini marocchine a un centro di rimpatrio in Lombardia per essere espulso dall'Italia. Durante l'assalto che si è compiuto davanti agli uffici della Questura del capoluogo piemontese, il branco ha circondato l'auto della polizia, cercando di aprirne le portiere e l'ha colpita poi a calci a pugni. Altri agenti sono intervenuti e hanno bloccato gli aggressori, fermandone quattro. Nei disordini un poliziotto è rimasto lievemente ferito.

Con il loro blitz gli antagonisti cercavano di liberare lo straniero, fermato alla periferia di Torino dove aveva imbrattato con scritte ingiuriose le pareti del sottopasso di corso Grosseto, e accusato di danneggiamento. 

Mattarella ha telefonato al capo della Polizia, per essere informato della situazione e per esprimere la sua solidarietà agli agenti feriti, che sono stati medicati in ospedale. Il capo dello Stato ha anche ribadito la sua fiducia e il suo apprezzamento nei confronti della Polizia, che svolge un servizio essenziale per la sicurezza dei cittadini e per il rispetto delle leggi. Subito dopo, Mattarella ha sentito anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che gli ha riferito delle iniziative prese dal governo per contrastare il fenomeno degli antagonisti e per garantire il sostegno alle forze dell’ordine.

 

Meloni: pericoloso togliere il sostegno alle forze dell’ordine

La premier Giorgia Meloni ha espresso la sua indignazione per l’aggressione subita dalla Polizia a Torino e ha confermato il sostegno del governo alle forze dell’ordine, che ogni giorno rischiano la loro incolumità per garantire la nostra. Meloni ha anche messo in guardia da un “gioco che può diventare molto pericoloso”, quello di “togliere il sostegno delle istituzioni a chi ci difende”. Sei giorni dopo i fatti di Pisa, e il richiamo del presidente Mattarella sul “fallimento” che queste rappresentano per le forze dell’ordine perché “l’autorevolezza” non si misura sui manganelli, la premier ha sottolineato che non si può parlare di Polizia “solo quando qualcosa non funziona”. Ribadendo, lo ha fatto nei giorni scorsi Piantedosi e lo ha fatto oggi Meloni, che “se qualcuno sbaglia, chiaramente si deve intervenire e sanzionare”.

 

Piantedosi: inaccettabile atto di violenza, vicini alla Polizia

E' lo stesso ministro dell'Interno Matteo Piantedosi a mettere in qualche modo in relazione: il trasferimento del dirigente del Reparto Mobile di Firenze Silvia Conti - da cui dipendono amministrativamente i reparti che hanno operato a Pisa - che da giovedì prenderà servizio alla sezione anticrimine di Pescara e che tra sei mesi andrà in pensione, e l'assalto ad una volante della Polizia davanti alla questura da parte degli antagonisti avvenuto ieri pomeriggio a Torino.

"Un'inaccettabile atto di violenza" che è, sottolinea infatti il titolare del Viminale, "sintomatico del clima di veleno e sospetto a cui sono sottoposti in questi giorni le forze dell'ordine e la Polizia in particolare". Sia la premier che il ministro - che oggi 29 febbraio farà la sua informativa in Parlamento proprio sui fatti di Pisa - dunque, si schierano apertamente con i poliziotti,

In verità, diverse fonti segnalano varie contestazioni dei sindacati di Polizia nei confronti della Conti. Non legate, viene sottolineato, ai servizi di ordine pubblico ma ad altri aspetti: non avrebbe fatto ruotare adeguatamente il personale, organizzerebbe servizi troppo stressanti, ci sarebbero poi lamentele sui buoni pasto assegnati agli agenti. Il trasferimento sarebbe quindi stato deciso da tempo, anche alla luce di numerose segnalazioni sindacali confermano varie fonti sindacali. Altre voci, invece, sostengono che al Dipartimento c’è chi non avrebbe gradito la decisione della dirigente di inviare a Roma, per la manifestazione al teatro dell’Opera, personale di rinforzo del Reparto mobile di Pisa, reduce proprio dal corteo delle polemiche.

 

L'assalto alla polizia da parte di antagonisti

A Torino si è verificato un grave episodio di violenza contro la Polizia, che è stata aggredita da un gruppo di antagonisti, che volevano liberare un marocchino destinato al rimpatrio. Gli agenti sono stati colpiti a calci e pugni e uno di loro è rimasto ferito. 

L’assalto alla Polizia è avvenuto ieri pomeriggio, proprio davanti alla Questura di Torino, dove una pattuglia stava portando un uomo di origini marocchine a un centro di rimpatrio in Lombardia per essere espulso dall’Italia. L’uomo era stato fermato alla periferia di Torino, dove aveva imbrattato con scritte ingiuriose le pareti del sottopasso di corso Grosseto, e accusato di danneggiamento. Un gruppo di autonomi e anarchici, che lo seguiva da lontano, ha circondato l’auto della Polizia, cercando di aprirne le portiere e l’ha colpita poi a calci e pugni. Altri agenti sono intervenuti e hanno bloccato gli aggressori, fermandone quattro. Nei disordini un poliziotto è rimasto lievemente ferito.

Con il loro blitz gli antagonisti cercavano di liberare lo straniero, ma non ci sono riusciti. Gli agenti hanno riaccompagnato l’uomo negli uffici della Questura, dove è stato identificato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. La protesta degli antagonisti si è poi spostata nella vicina piazza XVIII dicembre, davanti alla stazione ferroviaria di Porta Susa, dove alcune auto in transito sono state colpite e danneggiate dai manifestanti. Poi gli autonomi e anarchici - una trentina in tutto - si sono diretti nuovamente verso la Questura, dove hanno acceso fumogeni, srotolato uno striscione con la scritta “Fuoco alle galere e al Cpr” e urlato slogan contro la Polizia.

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