il tour per il g7

Meloni, dal Canada, difende il premierato e attacca la sinistra

La premier torna dalla missione in Usa e Canada e ribadisce il suo rapporto “ottimo” con il presidente Mattarella. Annullato il ricevimento a Toronto

Meloni, dal Canada, difende il premierato e attacca la sinistra

La premier Giorgia Meloni ha concluso la sua doppia missione in Stati Uniti e Canada, dove ha incontrato i suoi omologhi Joe Biden e Justin Trudeau e ha discusso delle priorità del G7 italiano. La delegazione italiana è partita dall’aeroporto di Toronto ed è in volo verso Roma. A causa delle proteste pro-Palestina, è stato annullato il ricevimento organizzato dal primo ministro canadese in onore della Meloni, che ha salutato telefonicamente i rappresentanti della comunità italiana.

 

Il rapporto con il Colle

Al termine della missione, la Meloni ha tenuto un punto stampa in cui ha chiarito la sua posizione sulle tensioni politiche interne. La premier ha smentito di avere un conflitto con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con cui ha un rapporto “ottimo”. Ha accusato la sinistra di cercare di aprire “una crepa” tra Palazzo Chigi e il Colle per fare una campagna contro il premierato, la riforma che permetterebbe ai cittadini di scegliere direttamente il capo del governo. La Meloni ha sostenuto che la riforma non tocca i poteri del capo dello Stato, che è una figura di garanzia e un’istituzione unificante. Ha aggiunto che la sinistra usa Mattarella per un interesse di partito e per impedire che i cittadini possano esprimere la loro volontà.

 

Il sostegno alle forze dell’ordine

La Meloni ha anche ribadito il suo sostegno alle forze dell’ordine, dopo gli scontri al corteo di Pisa. Ha detto che non ha mai messo in discussione il ruolo delle istituzioni, ma ha denunciato il pericolo di “togliere il sostegno delle istituzioni” a chi difende la sicurezza e l’ordine pubblico. Ha criticato la sinistra che secondo lei fa una campagna di delegittimazione e di odio verso le forze dell’ordine, e ha chiesto maggiore rispetto e riconoscimento per il loro lavoro.

 

Le sfide internazionali

La Meloni ha poi fatto il bilancio della sua missione in Usa e Canada, che ha definito “molto positiva”. Ha detto di aver trovato una grande sintonia con i suoi interlocutori, con cui ha condiviso le priorità del G7 italiano, tra cui la lotta al cambiamento climatico, la promozione della democrazia e dei diritti umani e la cooperazione multilaterale. Ha anche affrontato i temi della crisi in Medio Oriente, della minaccia degli Houthi nel Mar Rosso e dell’utilizzo dei fondi russi congelati in Europa. Ha sottolineato la necessità del dialogo per arrivare a una de-escalation in Medio Oriente, l’importanza della risposta agli Houthi per la sicurezza della regione e la difficoltà di usare i fondi russi per la ricostruzione dell’Ucraina, per cui ha proposto una soluzione europea basata sugli extraprofitti generati da quei fondi.

 

Le prossime sfide elettorali

Al ritorno in Italia, Meloni dovrà affrontare le prossime sfide elettorali. Dovrà decidere se chiedere verifiche in Sardegna, dove il centrodestra ha perso per pochi voti, e sarà impegnata con gli altri leader del centrodestra martedì a Pescara per l’ultima spinta a Marco Marsilio, il candidato alla presidenza dell’Abruzzo. La Meloni ha espresso la sua fiducia nel risultato elettorale e ha detto di sperare di evitare un nuovo flop, dopo quello della Sardegna e della Basilicata. Ha anche ribadito la sua volontà di andare al voto anticipato a livello nazionale, se il premierato sarà approvato.

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