SCANDALO SCHEDATURE

Dossieraggio, politica sotto shock: Meloni, Nordio e altri insorgono

L’inchiesta di Perugia sui presunti dossier illegali su politici e vip scuote il mondo politico. In tanti esprimono indignazione e chiedono chiarimenti

Dossieraggio, politica sotto shock: Meloni, Nordio e altri insorgono

Un'inchiesta che fa tremare la politica italiana. È quella condotta dalla procura di Perugia sui presunti dossier illegali realizzati dal tenente della guardia di finanza Pasquale Striano, in servizio alla procura nazionale antimafia. Striano avrebbe consultato abusivamente le banche dati riservate per spiare decine di politici e vip, tra cui alcuni ministri, parlamentari, sindaci, giornalisti, attori e cantanti. Un caso che ha scatenato la reazione indignata di molti esponenti politici, che chiedono luce e verità sulle motivazioni e le finalità di queste operazioni illecite.

 

Meloni: "Gravissimo, vogliamo sapere tutto"

La leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, è stata una delle prime a commentare lo scandalo dei dossier. "È gravissimo quanto emerge dall'inchiesta di Perugia - ha dichiarato - Si tratta di una violazione della privacy e della sicurezza nazionale senza precedenti. Vogliamo sapere tutto: chi ha ordinato, chi ha eseguito, chi ha ricevuto e chi ha utilizzato queste informazioni. Chiediamo al Copasir di fare piena luce su questa vicenda e di convocare al più presto i responsabili".

 

Nordio: "Estremamente grave, bisogna fare chiarezza"

Anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha espresso la sua preoccupazione per il caso dei dossier. "Si tratta di un fatto estremamente grave, che mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella legalità - ha affermato - Bisogna fare chiarezza su chi ha autorizzato e chi ha effettuato queste indagini abusive, che violano il segreto professionale e il diritto alla riservatezza. Il ministero della Giustizia seguirà con attenzione l'evolversi dell'inchiesta e collaborerà con il Copasir per accertare eventuali responsabilità".

 

Fontana: "Un attacco alla democrazia"

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, si è detto sconvolto dalle rivelazioni sui dossier. "Siamo di fronte a un attacco alla democrazia e alla libertà dei cittadini - ha dichiarato - Non è possibile che un ufficiale della guardia di finanza

 

Crosetto: “Io parte lesa, gli indagati (stra)parlano”

"Sono l'unico che non parla sul tema 'Dossier'. Nonostante sia la persona che ostinatamente, in solitudine, senza solidarietà, ha cercato la verità. Contro nessuno. Solo per giustizia. Non parlo per rispetto dell'inchiesta. Non parla la parte lesa ma (stra)parlano gli indagati" scrive il ministro della Difesa, Guido Crosetto, su X.

 

Schlein: "Scandalo di gravità inaudita"

"Uno scandalo" la "schedatura illegittima di centinaia di persone" è "di una "gravità inaudita" ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein alla registrazione di “Cinque Minuti” di Bruno Vespa. Schlein ha sottolineato la necessità di "fare estrema chiarezza" rimarcando: "Noi abbiamo chiesto di audire sia Melillo sia Cantone". Bisogna "evitare che possano ancora accadere fatti di questo tipo”.

 

Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia e fondatore del partito 'Coraggio Italia', parla al Corriere della Sera di “situazione stile Gladio”. Brugnaro ha precisato: "Quanto è emerso è molto pericoloso. Va dato merito al ministro Guido Crosetto per avere presentato denuncia". Anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi si sbilancia in paragoni forti sulle pagine del Foglio: "Ciò che stiamo leggendo è una vicenda enorme, che ricorda le dittature populiste del Sud America". 

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