765esimo giorno di guerra

Ucraina, allerta in Polonia: caccia in volo per attacco russo

Notte di tensione tra Mosca e Kiev, Varsavia reagisce con il decollo immediato dei caccia e rafforzamento della sorveglianza aerea contro ogni minaccia

Ucraina, allerta in Polonia: caccia in volo per attacco russo

In una notte tesa, l’eco di un nuovo attacco russo risuona nelle regioni centrali e occidentali dell’Ucraina. Strutture energetiche vitali sono state colpite e danneggiate gravemente. La risposta non si è fatta attendere: la Polonia ha prontamente elevato il livello di allerta, lanciando i suoi caccia in una missione di sorveglianza aerea. Un chiaro segnale di solidarietà e prontezza di fronte all’escalation del conflitto.

 

Sorveglianza rafforzata 

La notte ha portato con sé un’intensificazione delle ostilità. Varsavia ha annunciato un incremento delle operazioni di sorveglianza del proprio spazio aereo, in risposta diretta all’aggressione subita dall’Ucraina. Il comando operativo delle forze armate polacche ha mobilitato i propri velivoli e quelli alleati, in una notte caratterizzata da un’intensa attività aeronautica russa. I cittadini sono stati avvisati: le procedure di sicurezza sono state attivate per contrastare ogni minaccia, mantenendo la sovranità dello spazio aereo nazionale.

 

Difesa ucraina respinge l’offensiva russa

Nel cuore della notte, un’ondata di missili ha squarciato il cielo ucraino. Il generale Mykola Oleschuk ha annunciato che l’arsenale russo ha scatenato una violenta offensiva missilistica contro le infrastrutture energetiche nazionali. Nonostante la ferocia dell’attacco, la resilienza ucraina ha prevalso, intercettando 84 dei 99 proiettili nemici. Un arsenale variegato - 60 droni, missili aerobalistici Kinzhal X-47M2, balistici Iskander-M, aerei guidati X-59, da crociera Iskander-K e X-101-X-555 - ha mirato alle fondamenta energetiche del paese, lasciando un segno indelebile nelle regioni di Dnepropetrovsk, Poltava e Cherkasy.

 

Il Ministero dell’Energia, attraverso Telegram, ha diffuso la notizia che centrali termiche e idroelettriche hanno subito danni significativi. L’azienda Dtek, pilastro dell’energia ucraina, ha confermato che tre delle sue centrali termoelettriche hanno risentito gravemente dell’assalto, con i droni e i missili che hanno preso di mira principalmente gli impianti di produzione elettrica.

 

Nella notte, la città russa di Belgorod è stata teatro di un’azione difensiva aerea, con l’abbattimento di 15 bersagli ucraini, come riportato dall’agenzia Tass e confermato dal governatore Vyacheslav Gladkov. Nonostante i danni materiali, non si lamentano vittime. Parallelamente, l’Aiea, per voce del suo direttore generale Rafael Grossi, esprime preoccupazione per la sicurezza nucleare in Ucraina, evidenziando i rischi legati alle attività militari vicino alla centrale di Zaporizhzhia e l’impatto dei bombardamenti sull’infrastruttura energetica. Grossi ribadisce l’impegno dell’Aiea a minimizzare il rischio di incidenti nucleari che potrebbero avere conseguenze devastanti.

 

ISW: in 5 mesi la Russia h preso il controllo di 505 kmq

Il think tank americano Isw (Institute for the Study of War) ha rivelato che, in cinque mesi di operazioni offensive, la Russia ha esteso il suo controllo su 505 chilometri quadrati di territorio ucraino. Dal gennaio al marzo del 2024, le forze russe hanno incrementato la loro presenza di quasi 100 chilometri quadrati rispetto al trimestre precedente. L’Isw sottolinea che la persistente carenza di armamenti in Ucraina potrebbe ampliare le opportunità per le forze russe, mentre un sostegno occidentale costante e adeguato potrebbe limitare tali avanzamenti.

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