179esimo giorno di guerra

Tragedia a Gaza: raid di Israele colpisce aiuti umanitari: 7 vittime

L’ong World Central Kitchen sospende le operazioni. Idf: “tragico incidente”. Intanto un raid israeliano ha devastato il consolato iraniano a Damasco

Tragedia a Gaza: raid di Israele colpisce aiuti umanitari: 7 vittime

In una giornata segnata dal lutto e dalla guerra, la comunità internazionale si trova di fronte a un bilancio tragico: sette operatori umanitari della nota ong World Central Kitchen (Wck) hanno perso la vita in un raid aereo israeliano a Gaza, scatenando un’ondata di indignazione globale e sollevato interrogativi sull’uso della forza in contesti umanitari. Mentre le indagini sono in corso, il mondo attende risposte e chiede che la giustizia prevalga per le vittime innocenti di questo conflitto senza fine.

 

Un raid di Israele colpisce aiuti umanitari

Un attacco aereo israeliano ha tragicamente interrotto le operazioni umanitarie a Gaza, causando la morte di sette operatori di World Central Kitchen e del loro autista palestinese. La notizia ha scosso la comunità internazionale, portando alla luce la fragilità della vita in zone di conflitto e la sacralità della missione umanitaria.

Le Forze di difesa israeliane (Idf), in una dichiarazione diffusa tramite il proprio canale Telegram, hanno espresso il loro cordoglio e hanno annunciato un’indagine approfondita per fare luce sulle circostanze di questo “tragico incidente”. Sottolineando il loro impegno nella sicurezza della consegna degli aiuti, le Idf hanno riconosciuto la collaborazione stretta con Wck, un’organizzazione impegnata a fornire sostentamento e supporto alle popolazioni bisognose.

La risposta di Wck all’incidente è stata immediata e decisa: la sospensione delle operazioni nella regione. Erin Gore, CEO dell’organizzazione, ha espresso il suo dolore e shock per la perdita di vite “meravigliose”, sottolineando l’amore e la determinazione degli operatori nel nutrire le persone e nel dimostrare che “l’umanità è al di sopra di ogni cosa”.

Il convoglio di Wck, viaggiando in una zona dichiarata senza conflitto e chiaramente identificato con il logo dell’ong, è stato colpito nonostante il coordinamento con l’Idf. Questo incidente solleva preoccupazioni significative riguardo la sicurezza delle organizzazioni umanitarie in zone di guerra, dove il cibo e l’assistenza diventano troppo spesso strumenti di conflitto.

José Andrés, fondatore di Wck, ha espresso la sua disperazione per la perdita di colleghi e amici, chiamando il governo israeliano a porre fine a queste “uccisioni indiscriminate” e a smettere di usare il cibo come arma di guerra. In questo momento di dolore, il mondo osserva e attende, sperando che la pace possa prevalere sulla violenza.

 

L'attacco a Damasco: raid su Consolato iraniano, 11 vittime

Un raid israeliano ha devastato il consolato iraniano nella capitale siriana, lasciando tra le macerie 11 morti, tra cui un generale dei Pasdaran. L’escalation di violenza a Damasco ha raggiunto un nuovo picco con l’attacco israeliano al consolato iraniano, che ha provocato la morte di 11 persone, inclusi consiglieri e membri delle Guardie rivoluzionarie iraniane. Tra le vittime, il generale Mohammad Reza Zahedi. L’ambasciatore iraniano in Siria, Hossein Akbari, è sopravvissuto all’attacco che ha raso al suolo l’edificio consolare.

L'attacco ha scatenato una reazione a catena di condanne e richieste di responsabilità. Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, ha accusato gli Stati Uniti di complicità, data la loro alleanza con Israele, e ha chiesto all’Organizzazione per la cooperazione islamica di prendere provvedimenti. In risposta, fonti ufficiali americane hanno negato qualsiasi coinvolgimento o preavviso dell’attacco.

Mentre l’Iran promette una “risposta dura”, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU si prepara oggi a tenere una riunione aperta per discutere l’incidente, su richiesta della Russia.

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