una scia di distruzione e dolore

L’isola di Taiwan colpita dal sisma “più forte degli ultimi 25 anni”

Un terremoto di magnitudo 7.4 ha scosso Taiwan, causando 7 morti e 736 feriti. Seguito da una replica di 6.5, ha innescato allarmi tsunami, poi rientrati.

L’isola di Taiwan colpita dal sisma “più forte degli ultimi 25 anni”

In una tragica dimostrazione della forza inarrestabile della natura, la terra ha tremato sotto i piedi dei taiwanesi. Un sisma di magnitudo 7.4 ha colpito con furia la costa orientale di Taiwan, lasciando dietro di sé una scia di distruzione e dolore. Sette vite spezzate, quasi ottocento feriti, e il timore di un maremoto hanno segnato una giornata che rimarrà impressa nella memoria collettiva. Questo evento sismico non solo ha rievocato ricordi di catastrofi passate ma ha anche messo a dura prova la resilienza di un popolo.

 

Un terremoto di magnitudo 7.4 ha scosso Taiwan

Una violenta scossa tellurica di magnitudo 7.4 ha sconvolto la costa orientale di Taiwan, provocando la morte di 7 persone e il ferimento di altre 736, questo il bilancio provvissorio, in continuo aggiornamento. Il terremoto, registrato dall’Istituto geofisico statunitense (Usgs) a soli 18 km a sud-est di Hualien City e a una profondità di 34,8 km, è stato avvertito fino alla capitale Taipei, distante circa 155 km.

Il direttore del Centro sismologico di Taipei, Wu Chien-fu, ha descritto il sisma come “il più forte degli ultimi 25 anni”, evocando il devastante terremoto del 1999 che causò 2.400 vittime. La vicinanza alla terraferma e la scarsa profondità hanno amplificato la percezione del terremoto, che ha scosso l’intera isola e le zone circostanti.

La potenza del sisma ha innescato tre allarmi tsunami per Taiwan, Giappone e Filippine, seguiti da una replica di magnitudo 6.4 localizzata in mare, a 11 km a nord-est di Hualien City. Nonostante la paura iniziale, il Pacific Tsunami Warning Center ha successivamente dichiarato che il pericolo di tsunami era cessato, confermato anche dall’agenzia sismologica filippina che ha annullato l’allarme, non avendo rilevato variazioni significative del livello del mare.

 

Edifici rasi al suolo, blackout e allerta tsunami

Il terremoto ha causato il crollo di edifici e un blackout che ha colpito 87.000 persone. Sospesi i voli a Okinawa e avvertita la scossa fino in Cina. La furia del terremoto che ha scosso Taiwan si è manifestata con la distruzione di 26 edifici, come riportato dall’Agenzia nazionale dei vigili del fuoco. Il Guardian segnala che due strutture sono completamente crollate nella contea di Hualien, epicentro del sisma, lasciando alcune persone intrappolate tra le rovine.

 

L’entità del disastro si estende oltre i danni strutturali, con più di 87.000 cittadini taiwanesi alle prese con un’improvvisa interruzione dell’energia elettrica. Taipower, l’operatore elettrico nazionale, ha confermato che le operazioni per ripristinare il servizio sono in atto, dopo che inizialmente 10.000 famiglie erano state lasciate al buio.

 

La minaccia di un tsunami ha portato alla sospensione dei voli presso l’aeroporto di Naha, nella prefettura meridionale di Okinawa, Giappone. Un funzionario del governo ha dichiarato che, a seguito del terremoto di magnitudo 7.4, le operazioni sono state interrotte come precauzione, costringendo i voli in arrivo a deviare la rotta.

 

L’eco del sisma ha raggiunto anche la Cina, con la provincia del Fujian, situata di fronte allo Stretto di Taiwan, che ha risentito fortemente della scossa. Città come Fuzhou, Xiamen, Quanzhou e Ningde hanno avvertito il tremore, segnalando l’ampiezza del fenomeno sismico. Ulteriori tre terremoti di magnitudo 5.7 sono stati registrati dall’Usgs al largo delle coste orientali di Taiwan, tutti a una profondità di 10 km e vicini al precedente sisma di magnitudo 6.5, poi corretto a 6.4. In totale, l’Istituto geofisico statunitense ha registrato sette scosse, quattro delle quali in mare.

 

In un contesto già teso, il ministero della Difesa di Taiwan ha rilevato un’insolita attività militare cinese nelle vicinanze dell’isola, con 30 aerei e 9 navi da guerra segnalati in 24 ore. Questo incremento si colloca in un periodo di alta tensione geopolitica, evidenziato dalla recente conversazione tra i presidenti Xi Jinping e Joe Biden. Le forze armate taiwanesi hanno risposto prontamente, dispiegando aerei di pattugliamento, navi e sistemi missilistici costieri per monitorare la situazione.

 

Pechino offre aiuto a Taiwan

La Cina si dice pronta ad assistere Taiwan dopo il terremoto, esprimendo condoglianze e preoccupazione per i danni e le vittime. In risposta al devastante terremoto di magnitudo 7.4 che ha colpito la costa orientale di Taiwan, la Cina ha manifestato una profonda preoccupazione per le sorti dei cittadini taiwanesi. Una portavoce dell’Ufficio per gli affari di Taiwan ha esteso le sincere condoglianze alle famiglie colpite, sottolineando l’impegno di Pechino a monitorare attentamente le conseguenze del disastro. “La nostra attenzione è rivolta alle vittime di questa tragedia”, ha dichiarato, “e siamo pronti a fornire ogni assistenza necessaria in questo momento di crisi.”

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