flessibilità e responsabilità economica

Giorgetti oggi in CdM: nuove stime economiche e Def “light” temporaneo

Il Consiglio dei ministri si prepara a discutere il nuovo Documento di economia e finanza che confermerà la crescita del Pil e il deficit secondo la Nadef.

Giorgetti oggi in CdM: nuove stime economiche e Def “light” temporaneo

L’Italia si appresta a rivelare le nuove previsioni economiche con l’imminente approvazione del Documento di economia e finanza (Def). Un momento cruciale per il paese, che cerca di bilanciare la credibilità internazionale con la flessibilità politica. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha delineato un Def “più leggero”, in linea con gli obiettivi autunnali della Nadef, ma aperto a future modifiche in risposta alle dinamiche europee.

 

Un Def “light” aggiornato e responsabile 

Il Consiglio dei ministri si prepara a discutere il nuovo Def, che confermerà una crescita del Pil per il 2024 intorno all’1% e un deficit stabile al 4,3%, come indicato dalla Nadef. Questo documento, secondo le parole di Giorgetti, rispetterà gli obiettivi prefissati per mantenere la fiducia dei partner europei, pur essendo pronto a evolversi con le imminenti regolamentazioni dell’UE.

Il Def si presenta in una versione “light”, una scelta strategica che riflette la transizione governativa e l’attesa di nuove direttive europee. Giorgetti ha sottolineato che il documento attuale è temporaneo e si adatterà alle nuove regole del Patto di stabilità, con cambiamenti sostanziali previsti dopo le elezioni europee. L’Italia si muove così in un contesto di cambiamento, cercando di preservare la propria autonomia decisionale nel panorama europeo.

 

Superbonus: tra benefici e dubbi 

In un contesto economico nebuloso, il Def prende forma tra le ombre dell’incertezza, con particolare attenzione al settore edilizio. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha ereditato una situazione complessa, definita da lui stesso come “pesantissima”. Nonostante ciò, respinge l’idea di una manovra correttiva per mitigare l’impatto del superbonus sul debito pubblico. La sua risposta è chiara: “No, non è necessaria una correzione di rotta”. L’impegno è verso il rispetto degli obiettivi della Nadef, con la volontà di correggere solo ciò che è strettamente necessario, mantenendo una linea coerente con le aspettative.

 

Prospettive economiche in bilico 

I supporti finanziari all’edilizia, introdotti durante l’emergenza pandemica, hanno contribuito a una crescita economica positiva, permettendo di proiettare per il 2024 un incremento del Pil intorno all’1%. Questa stima si avvicina all’1,2% previsto dalla Nadef autunnale, sebbene sia leggermente superiore alle previsioni di Banca d’Italia, FMI e Commissione Europea.

Per quanto riguarda il deficit, il grosso degli oneri derivanti dai bonus edilizi si è concentrato nel 2023, con una stima recente al 7,2% del Pil. Il Def in arrivo dovrebbe confermare per il 2024 un deficit vicino al 4,3% indicato nella Nadef, con un debito pubblico leggermente inferiore al 140% del Pil, rispetto al 140,1% precedentemente stimato.

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