Giustizia e solidarietà

Esplosione a Suviana: sei morti, un disperso e una comunità in lutto

La tragedia alla centrale di Bargi si aggrava portando a 6 il numero delle vittime. Il dolore di migliaia di persone, Bologna si ferma in segno di rispetto

Esplosione a Suviana: sei morti, un disperso e una comunità in lutto

La tranquillità del lago di Suviana è stata infranta da un’esplosione che martedì pomeriggio ha scosso la centrale di Bargi, lasciando una comunità intera a piangere la perdita di sei cittadini. Mentre le squadre di soccorso continuano a cercare l’ultimo disperso, la speranza si affievolisce sotto il peso della realtà.

 

Un bilancio che si aggrava

Il bilancio dell’esplosione diventa sempre più grave. Dopo quarantotto ore di ricerche, il numero delle vittime accertate sale a sei. Tra i detriti del piano -9, sono stati ritrovati i corpi di due tecnici, mentre le comunità di Sinagra, Settimo Torinese, Taranto e Ponte San Nicolò piangono i loro cari: Vincenzo Franchina, Pavel Petronel Tanase, Mario Pisani e Adriano Scandellari, quest’ultimo recentemente premiato dal Presidente della Repubblica. Paolo Casiraghi e Alessandro D’Andrea, le ultime vittime identificate, erano professionisti preparati e rispettati, le cui vite sono state tragicamente interrotte. Mentre la speranza per l’ultimo lavoratore disperso si affievolisce, la solidarietà nazionale si stringe attorno alle famiglie colpite.

 

La conferma in diretta

Mentre il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, delineava gli sforzi di soccorso davanti ai media, la notizia del ritrovamento dei primi due dispersi ha interrotto la conferenza stampa. Un annuncio che ha portato un silenzio carico di emozione tra i presenti, segnando un momento di triste realtà per l’Appennino bolognese. Al piano -9 della centrale, luogo trasformato in una trappola mortale dall’esplosione, sono stati ritrovati i corpi di due lavoratori. Il comandante dei Vigili del Fuoco, Calogero Turturici, ha descritto la scena con gravità: una fuga interrotta bruscamente dalla morte. Nonostante l’eroico impegno delle squadre di soccorso, l’ambiente ostile e l’assenza di visibilità, hanno reso vana ogni speranza di salvezza.

Il luogotenente Duilio Lenzini, del centro Carabinieri Subacquei di Genova, ha evidenziato le sfide poste anche dall’inquinamento delle acque nella zona dell’esplosione. La notte precedente è stata dedicata alla rimozione di olii e idrocarburi che ricoprivano la superficie dell’acqua, ostacolando le operazioni di ricerca. I sommozzatori si immergono a coppie, affrontando la scarsa visibilità e i detriti causati dall’esplosione, in un ambiente che mette a dura prova la loro abilità e resistenza.

 

Giustizia e solidarietà

Mentre la Procura di Bologna avvia un’indagine per disastro e omicidio colposo, mirando a chiarire le responsabilità nella catena dei subappalti, la città si unisce in un potente atto di protesta. Migliaia di persone hanno partecipato allo sciopero generale nazionale, estendendo la durata della manifestazione a otto ore in segno di solidarietà per le vittime di Suviana. Nel frattempo, quattro tecnici feriti nell’incidente rimangono in condizioni stazionarie negli ospedali regionali, mentre Nicholas Bernardini, 25 anni, è stato dimesso con una prognosi di trenta giorni per le ustioni subite.

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