“Promessa Vera”

Conflitto Iran-Israele, diplomazia e decisioni: il mondo in attesa

Dopo l’attacco iraniano, il mondo rimane in attesa di ulteriori sviluppi. Gli USA contrari a un’ulteriore offensiva di risposta da parte di Netanyahu.

Conflitto Iran-Israele, diplomazia e decisioni: il mondo in attesa

In un Medio Oriente segnato da tensioni crescenti, l’operazione “Promessa Vera” segna un nuovo capitolo nel conflitto tra Iran e Israele. Con un attacco che ha scosso la regione, Teheran ha lanciato un messaggio chiaro, provocando una reazione a catena di risposte diplomatiche e militari. Mentre le potenze mondiali si posizionano strategicamente, la comunità internazionale attende con il fiato sospeso le prossime mosse sullo scacchiere geopolitico.

 

Operazione “Promessa Vera”

L’Iran attacca, Israele difende. L’Iran ha scatenato l’operazione “Promessa Vera”, un assalto coordinato contro Israele che ha visto l’impiego di centinaia di droni e missili da crociera. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha dichiarato che l’attacco è stato respinto con successo, grazie all’intervento congiunto delle forze aeree di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna. Nonostante la tensione, i danni sono stati contenuti e le vittime limitate a 31 feriti, tra cui una bambina in gravi condizioni. Una telefonata tra Netanyahu e il presidente americano Biden ha rivelato la posizione degli USA: contrari a un’ulteriore offensiva di risposta, lasciando intendere una preferenza per la via diplomatica.

I membri del Parlamento iraniano hanno celebrato stamattins, con applausi e scene di giubilo, l'attacco contro Israele. Il presidente del parlamento iraniano Mohammad Bagher Ghalibaf ha rilasciato una dichiarazione in assemblea, affermando: "Il popolo iraniano ha sferrato un attacco senza precedenti contro il nemico. È una risposta ai crimini sionisti ed è in linea con le convenzioni delle Nazioni Unite".

 

Diplomazia e decisioni: il mondo in attesa

Mentre l’Iran si rivolge all’ONU affermando che l’attacco rappresenta una conclusione alla questione, avvertendo Israele di non procedere con ulteriori azioni, la comunità internazionale si mobilita. L’Italia, attuale presidente del G7, ha convocato una videoconferenza d’emergenza per discutere la situazione. Israele, dal canto suo, rimane in attesa, con decisioni sulla risposta all’Iran che verranno discusse in un imminente Gabinetto di guerra.

Nel frattempo, Hamas rifiuta una proposta di mediazione al Cairo, segnalando una possibile escalation come la dichiarazione di Netanyahu su X, “Abbiamo intercettato. Abbiamo bloccato. Insieme vinceremo”, che sottolinea la determinazione israeliana di fronteggiare la minaccia iraniana, mentre gli USA ribadiscono la loro posizione di non conflitto ma di difesa ferma delle proprie truppe e alleati.

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