tensioni mediorientali

Israele risponde all’Iran dall’interno e colpisce la base di Esfahan

Tel Aviv ha attaccato il suo grande nemico con 3 droni nel giorno del compleanno di Ali Khamenei, frutto di una strategia cauta in linea con Usa e alleati

Israele risponde all’Iran dall’interno e colpisce la base di Esfahan

In un contesto di crescente instabilità, il Medio Oriente si trova nuovamente al centro dell’attenzione globale. La situazione si aggrava con la risposta israeliana al massiccio attacco aereo dell’Iran, che ha scatenato una serie di reazioni internazionali. Le tensioni tra le due nazioni hanno raggiunto un nuovo apice, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza regionale e sul futuro delle relazioni internazionali.

 

Esplosioni nella notte

Nel cuore della notte, l’eco di esplosioni ha turbato la quiete di Esfahan. Israele ha lanciato un attacco mirato contro l’Iran, coincidendo simbolicamente con il compleanno della Guida suprema Ali Khamenei. Una base aerea militare nei pressi della città è stata colpita, ma l’Iran ha prontamente attivato le sue difese aeree, abbattendo i mini droni responsabili dell’assalto.

Secondo analisti locali, questi droni sarebbero stati pilotati da infiltrati all’interno del paese, una tesi che aggiunge mistero all’incidente.

 

Un'aggressione "moscia" 

Nel cuore della notte, gli Stati Uniti hanno confermato un attacco condotto da Israele sul territorio iraniano, smentendo ogni coinvolgimento diretto da parte americana. Questa mossa è stata preceduta da una comunicazione da parte di Israele agli Stati Uniti, che ha informato Washington dell'imminente raid, assicurando che i siti nucleari non sarebbero stati bersagliati. L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) ha poi confermato l'integrità strutturale dei siti coinvolti. Tuttavia, una fonte israeliana ha descritto l'azione come un chiaro messaggio all'Iran, sottolineando la capacità di Israele di colpire all'interno del territorio nemico.

L'attacco si è concentrato principalmente sopra Esfahan, con il rapido abbattimento di tre droni. Il ministro israeliano della Sicurezza Nazionale, Itamar Ben Gvir, ha definito l'aggressione come "moscia", suggerendo una strategia cauta piuttosto che una dimostrazione di forza. In risposta all'incidente, l'Iran ha temporaneamente chiuso lo spazio aereo, sebbene abbia successivamente riaperto le rotte. Gli analisti ritengono che l'operazione israeliana sia stata condotta in linea con le richieste di calma da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati, al fine di evitare un ulteriore escalation nella regione. Si prevede che Teheran potrebbe scegliere di non rispondere direttamente all'attacco, mantenendo un certo grado di cautela e calma nelle relazioni internazionali.

 

Tajani e Crosetto: Italia impegnata nella stabilità del MO

Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha rassicurato i cittadini affermando che “gli italiani in Iran sono al sicuro”. Ha evidenziato l’impegno dell’Unione Europea e del G7 in un’azione diplomatica mirata alla de-escalation, esortando alla cautela per prevenire ulteriori tensioni nella regione. In un’intervista con Rainews 24, Tajani ha comunicato che le operazioni militari attribuite a Israele sembrano essere terminate e ha espresso la ferma opposizione dell’Italia ad un eventuale attacco a Rafah, nel sud di Gaza.

Parallelamente, il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha sottolineato l’attiva partecipazione dell’Italia nel monitorare la situazione e nel collaborare con alleati e partner internazionali. “Stiamo lavorando per evitare un’ulteriore escalation”, ha dichiarato Crosetto, enfatizzando la necessità di moderazione da parte di tutte le entità coinvolte per scongiurare un punto di non ritorno nel conflitto mediorientale.

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