i sistemi di difesa aerea

Sostegno globale in aumento per l’Ucraina. Il G7 e l’UE si mobilitano

Intensificati gli sforzi per fornire aiuti cruciali a Kiev. Con la guerra che entra nel suo 786° giorno, l’assistenza militare diventa una priorità urgente

Sostegno globale in aumento per l’Ucraina. Il G7 e l’UE si mobilitano

Mentre la guerra in Ucraina prosegue nel suo secondo anno, la comunità internazionale si trova di fronte a una scelta cruciale: assistere Kiev con azioni concrete o rischiare di vedere il conflitto inclinarsi a favore dell’aggressore. La risposta sembra emergere chiaramente dalle recenti mosse del G7 e dell’Unione Europea, che hanno deciso di accelerare la consegna di aiuti militari all’Ucraina, sottolineando l’importanza di supportare il paese non solo a parole, ma con azioni tangibili.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, attraverso un messaggio su Telegram, ha ribadito l’urgenza di contrastare il “terrore russo”, definendolo una necessità globale. Ha enfatizzato la responsabilità della Russia per le sue azioni e l’importanza di abbattere ogni minaccia aerea. Zelensky ha lodato i paesi e i leader che forniscono sistemi di difesa aerea all’Ucraina, riconoscendoli come salvatori di vite umane e sostenitori essenziali della difesa nazionale contro l’aggressione.

 

Unità internazionale per la difesa ucraina 

Il secondo giorno del summit del G7 degli Esteri, tenutosi nella pittoresca isola di Capri, ha visto un rinnovato impegno verso l’Ucraina. La presenza del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba e del Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha rafforzato la determinazione dei partecipanti. Kuleba ha ribadito la richiesta di sistemi di difesa aerea avanzati, come i Patriot e i Samp/T, essenziali per contrastare la minaccia dei missili balistici russi.

L’Alto rappresentante dell’UE per la politica estera, Josep Borrell, ha esortato i membri dell’UE a mobilitare tali sistemi dal loro arsenale per un trasferimento immediato in Ucraina. L’arrivo di Stoltenberg a Capri ha sottolineato l’importanza di una difesa aerea potenziata per l’Ucraina, con la NATO che lavora attivamente per coordinare il dispiegamento. La Germania potrebbe non essere l’unico paese a fornire i sistemi Patriot, con segnali positivi anche dagli Stati Uniti. Charles Michel, al termine del Consiglio europeo, ha promesso una consegna rapida dei sistemi di difesa, sottolineando che il tempo è un fattore critico nella lotta per la pace e la sicurezza dell’Ucraina.

Dagli Stati Uniti, William Burns, direttore della CIA, ha espresso una preoccupazione crescente: senza ulteriori aiuti militari dagli Stati Uniti, l’Ucraina potrebbe subire una sconfitta entro la fine dell’anno. Questo scenario allarmante, presentato al George W. Bush Center, sottolinea l’importanza vitale dell’assistenza militare, sia pratica che psicologica, per la resistenza ucraina. Burns ha avvertito che, in assenza di supporto aggiuntivo, l’Ucraina potrebbe non solo perdere terreno significativo ma anche trovarsi in una posizione svantaggiata nelle trattative politiche con la Russia.

 

Gli asset russi congelati

Il sostegno all'Ucraina si fa anche economico nel dibattito sull’utilizzo degli asset russi congelati che però si rivela una questione di notevole complessità, con implicazioni legali significative. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, durante un incontro con il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta, ha evidenziato la delicatezza dell’argomento, attualmente al vaglio dei tecnici in previsione del G7 di Stresa. L’obiettivo è formulare una proposta concreta per il summit dei capi di governo a giugno. La situazione in Ucraina, esacerbata dalla presenza del ministro delle finanze di Kiev Sergjhy Marchenko, richiede un’analisi approfondita e una risposta tempestiva agli appelli di aiuto da parte dell’Occidente. Le decisioni del Congresso USA e la gestione degli asset russi saranno determinanti nel delineare il futuro supporto all’Ucraina.

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