I calcoli di Assoutenti

Costi in ascesa per i ponti del 25 aprile e 1° maggio: 780 mln in più

Le festività di aprile e maggio vedranno gli italiani fronteggiare un aumento dei costi del 10,5%, con una spesa aggiuntiva rispetto all’anno scorso.

Costi in ascesa per i ponti del 25 aprile e 1° maggio: 780 mln in più

Mentre le famiglie italiane si preparano a celebrare le festività primaverili, un’ombra si allunga sui loro programmi: l’aumento dei costi. Assoutenti ha calcolato che quest’anno i cittadini dovranno affrontare una spesa extra di 780 milioni di euro, un incremento del 10,5% rispetto al 2023, a causa dei rincari nel settore turistico e dei trasporti.

 

Turismo e trasporti: prezzi alle stelle 

I ponti di primavera si annunciano salati per le tasche degli italiani. Secondo le stime di Assoutenti, il settore turistico e dei trasporti ha visto un incremento medio dei prezzi del 10,5%. Questo significa che ogni famiglia dovrà mettere in conto una spesa aggiuntiva significativa per godersi le vacanze. Alberghi e strutture ricettive hanno aumentato le tariffe, e anche viaggiare in aereo o in treno costerà sensibilmente di più rispetto allo scorso anno.

Con l’aumento dei costi, il mercato turistico mostra però segni di rallentamento. Assoviaggi-Confesercenti rileva un calo delle richieste per i ponti primaverili del 2,8%. Solo una minoranza di imprenditori si dice ottimista, mentre la maggior parte segnala una stabilità o addirittura una diminuzione delle prenotazioni. Questo trend contrasta con la crescita generale del settore, suggerendo che gli italiani potrebbero essere più cauti nelle spese per le vacanze quest’anno.

Se si escludono i ponti, invece, il nuovo anno inizia con sprint per le agenzie di viaggio, con un volume d’affari in crescita del +8,9% nel primo trimestre del 2024 rispetto a gennaio-marzo dello scorso anno. Nonostante l’inflazione e l’instabilità geopolitica in corso, le partenze non sono state scoraggiate. Gli incrementi tariffari hanno segnato un aumento del +18% negli ultimi 12 mesi. Tuttavia, secondo l’associazione degli operatori turistici di Confesercenti, gli aumenti non possono lievitare ulteriormente.

 

Numeri positivi per le festività

Lo scorso anno, circa 17,1 milioni di italianisi sono concessi una vacanza in occasione dei ponti di Primavera, dando vita a un business da complessivi 7,4 miliardi di euro. Questi numeri positivi saranno replicati nel 2024, con milioni di cittadini che si apprestano a trascorrere qualche notte fuori casa tra il 25 aprile e l’1 maggio.

 

I rincari che pesano di più

A pesare sui ponti saranno tuttavia i rincari che stanno interessando tutto il comparto turistico, e che toccano ogni aspetto delle vacanze:

  • pacchetti vacanza hanno registrato nell’ultimo mese un aumento del +8,2% su base annua.

  • Gli alberghi hanno ritoccato le tariffe del +6,9%.

  • Gli alloggi in altre strutture come b&b e case vacanza segnano un +8,4% su anno.

  • Proibitivo spostarsi in aereo: i voli nazionali sono aumentati del 19,1% rispetto al 2023, quelli europei del 16,5%, e i voli internazionali del +7,3%. Non andrà meglio a chi sceglie il treno: i biglietti rincarano dell’8%, mentre autobus e pullman salgono del 4%. Chi si sposterà in auto dovrà fare i conti con gli ultimi rialzi dei carburanti: i prezzi alla pompa di benzina e gasolio continuano a salire senza sosta, al punto che la verde è aumentata del +8,3% da inizio anno, con un pieno che costa circa 7,5 euro in più - denuncia Assoutenti. Inoltre, tutti i servizi accessori, dai ristoranti ai parchi divertimento, hanno subito rincari: i ristoranti costano il 3,8% in più rispetto allo scorso anno, mentre musei e monumenti segnano un +3,7%.

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