Il decreto Coesione 2024

Governo-sindacati: la Super Deduzione al 120% (130%) sulle assunzioni

A Chigi, Meloni discute con le sigle sindacali le nuove misure per l’occupazione. Tra produttività e sicurezza, il governo punta a rilanciare il mercato

Governo-sindacati: la Super Deduzione al 120% (130%) sulle assunzioni

In un momento storico in cui il lavoro si trasforma e l’innovazione diventa la chiave di volta per la crescita economica, il governo italiano si appresta a presentare una serie di misure importanti. Con l’obiettivo di incentivare l’occupazione e garantire la sicurezza sul posto di lavoro, la premier Giorgia Meloni si prepara a un incontro decisivo con i rappresentanti sindacali

 

Incentivi all’assunzione e sicurezza sul lavoro: un nuovo corso

A pochi giorni dalla celebrazione del Primo Maggio, simbolo della lotta per i diritti dei lavoratori, Palazzo Chigi diventa teatro di un dialogo costruttivo tra il governo e i sindacati. L’agenda dell’incontro è densa di temi caldi: dalla sicurezza sul lavoro ai nuovi incentivi per le assunzioni, passando per la conferma di misure già apprezzate come il taglio al cuneo fiscale-contributivo, che prevede una riduzione fino a 7 punti percentuali, e il bonus per le lavoratrici madri con due figli, valido per l’anno corrente. Inoltre, è in discussione un Bonus di Natale fino a 100 euro, destinato alle famiglie a basso reddito con un solo reddito e almeno un figlio a carico.

 

La Super Deduzione al 120% (130%) sulle assunzioni

Il cuore dell’incontro tra governo e sindacati è la presentazione della super deduzione sulle assunzioni, una misura innovativa prevista dalla riforma fiscale nel Dlgs 216 del 2023. Il decreto interministeriale, frutto della collaborazione tra i Ministeri dell’Economia e del Lavoro, introduce una quota deducibile del costo del lavoro pari al 120%, con una maggiorazione al 130% per categorie particolarmente vulnerabili come giovani, donne e beneficiari del reddito di cittadinanza. Questo strumento si propone di stimolare l’occupazione stabile, sostituendo vecchi incentivi assunzionali e potenzialmente interessando circa 380mila imprese italiane. Un passo avanti significativo verso un mercato del lavoro più equo e dinamico.

In base alla bozza del decreto si prevede che possano beneficiare della maggiorazione diverse entità, tra cui società di capitali, enti non commerciali, società di persone, imprese individuali e professionisti. Sono esclusi gli imprenditori agricoli, le attività commerciali occasionali e le società in liquidazione.

La super deduzione è riconosciuta a chi ha esercitato attività per 365 giorni prima del 31 dicembre 2023 e se c’è un incremento occupazionale a tempo indeterminato rispetto all’anno precedente.

 

Il decreto Coesione per l’occupazione e il sostegno sociale

Il decreto Coesione rappresenta un capitolo fondamentale nell’agenda del governo, con il ministro Raffaele Fitto in prima linea per la sua definizione. Previsto per l’esame del Consiglio dei Ministri il giorno seguente, martedì, il decreto si annuncia come un potente catalizzatore per il lavoro, con un impegno finanziario di 43 miliardi di euro per il periodo 2021-27. Questi fondi saranno destinati a sostenere politiche del lavoro, iniziative sociali e il tessuto imprenditoriale, non solo a livello regionale ma anche nazionale, raggiungendo così una dotazione complessiva di 74 miliardi di euro.

 

Premi di produttività: verso un rinnovamento 

Il nuovo decreto sul fisco si propone di rivoluzionare anche i premi di produttività, con un restyling previsto a partire dal 2025. Si prevede il ritorno all’aliquota del 10% per premi fino a 3mila euro, ampliando il campo d’azione e affidando la gestione a una contrattazione collettiva più ampia, in modo da incentivare ulteriormente la produttività nel tessuto economico nazionale.

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