all’Auditorium della Conciliazione

Dialogo, dissenso o censura: la natalità al centro del dibattito

Dalla contestazione a Roccella all’intervento di oggi di Papa Francesco, proseguono i lavori degli Stati Generali sulla Natalità e il ruolo della donna.

Dialogo, dissenso o censura: la natalità al centro del dibattito

In un clima di tensione e dibattito, gli Stati Generali della Natalità si sono trasformati in un palcoscenico di espressioni contrastanti. La ministra Roccella, al centro delle critiche, ha abbandonato l’evento dopo essere stata fischiata da un gruppo di studenti. Il gesto ha scatenato una catena di reazioni che vanno dalla solidarietà istituzionale alla proposta di nuove soluzioni per affrontare il calo delle nascite e il welfare familiare.

 

Il dissenso e le reazioni

La giornata di ieri agli Stati Generali della Natalità è stata segnata da un acceso dissenso. Un collettivo di liceali transfemministe, noto come Aracne, ha espresso il proprio disappunto nei confronti della ministra per la Famiglia, Roccella, e delle politiche governative. 

Nell’auditorium, l’atmosfera si carica di tensione. Tutti gli occhi sono puntati sulla ministra Roccella che, in piedi, cerca di placare gli animi: “Ragazzi, siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Nessuno qui vuole imporre decisioni sul corpo delle donne. Il nostro obiettivo è garantire che ogni donna possa scegliere liberamente di diventare madre. Questo è il problema che dobbiamo risolvere insieme.”

Nonostante le sue parole, la contestazione non si attenua. Una studentessa sale sul palco, la sua voce è ferma: “Ci chiedete di portare al mondo nuove vite mentre altrove i bambini muoiono in conflitti ignorati. Come potete parlare di natalità senza considerare questo?”

La ministra tenta nuovamente di intervenire, ma viene interrotta dai cori di ‘Vergogna!’. Decide quindi di lasciare la scena, spiegando: “Mi ritiro per permettere al convegno di proseguire e per evitare che i miei colleghi subiscano lo stesso trattamento. A Torino, ho resistito due ore sul palco, sperando che la mia partenza avrebbe disperso i contestatori, e così è stato.” Roccella è convinta che la protesta non sia personale né contro il governo, ma piuttosto contro l’idea stessa della natalità, come dimostrato dai fischi rivolti anche alla donna incinta sul palco. “La vera questione contestata è la maternità come scelta libera,” afferma.

La contestazione, che ha incluso fischi e slogan femministi, ha portato dunque la ministra a lasciare il palco, definendo l’accaduto un atto di “censura”.

La solidarietà non si è fatta attendere: il Presidente Mattarella e la Premier Meloni hanno espresso il proprio sostegno a Roccella, sottolineando l’importanza del dialogo e del rispetto delle opinioni altrui. Anche esponenti politici come Giuseppe Conte e Matteo Renzi hanno condannato l’azione dei manifestanti, mentre figure come Angelo Bonelli e Laura Boldrini hanno difeso il diritto alla contestazione.

 

Proposte e visioni per il futuro 

Nel contesto di queste tensionie dopo l'accaduto, l'evento è proseguito con la proposta avanzata da Gigi De Palo di istituire un’Agenzia governativa della Natalità, con l’obiettivo di stimolare la discussione in Consiglio dei ministri entro la fine del 2024. L’evento, tenutosi nell’Auditorium della Conciliazione, ha visto la partecipazione di figure chiave come Jessica Barcella e Adriano Bordignon, che hanno condiviso le loro esperienze e visioni sul tema della conciliazione familiare e lavorativa. Nonostante il dissenso, la volontà di trovare soluzioni condivise per affrontare le sfide demografiche e sociali rimane al centro del dibattito nazionale.

 

L’intervento del Papa 

Oggi, 10 maggio, è una giornata attesa con grande interesse agli Stati Generali della Natalità. Papa Francesco è pronto a prendere la parola. “La mattina del 10 maggio, presso l’Auditorium in Via della Conciliazione, Papa Francesco interverrà sugli Stati Generali della Natalità, con un focus su ‘Esserci. Più giovani più futuro’,” annuncia la Sala stampa della Santa Sede. L’anno scorso, durante la terza edizione, il Papa aveva già espresso il suo sostegno a politiche proattive contro l’inverno demografico, condividendo la sessione con la premier Giorgia Meloni. La sua presenza rappresenta un simbolo di speranza e un invito al dialogo per un futuro più giovane e vitale.

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