Epicentro, la Solfatara

Tremori e timori: sciame sismico ai Campi Flegrei, paura a Napoli

Un terremoto di magnitudo 4.4 alle 20:10 ha scosso Napoli e dintorni, causando la caduta di calcinacci, controlli e ore concitate per i cittadini.

Tremori e timori: sciame sismico ai Campi Flegrei, paura a Napoli

Nella serata di ieri, esattamente alle ore 20:10, una scossa di terremoto ha colpito i Campi Flegrei: un terremoto di magnitudo 4.4, il più potente degli ultimi quarant’anni, ha mandato in frantumi la quiete di Napoli e delle sue periferie. Da Pozzuoli a Bacoli, le strade si sono riempite di cittadini impauriti, costretti a trascorrere la notte lontano dalle proprie case, temendo il peggio.


La notte  del terremoto 

Alle 19:51, una scossa premonitrice di magnitudo 3.5 ha dato il via a una serie di tremori che hanno raggiunto il picco con il sisma delle 20:10. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha registrato complessivamente 150 eventi sismici, con l’epicentro più intenso localizzato vicino alla Solfatara di Pozzuoli. La popolazione, già provata dal fenomeno del bradisismo, ha vissuto momenti di autentico terrore, con molti che hanno preferito passare la notte all’addiaccio, nonostante le basse temperature dell’alba.

 

Il giorno dopo  

Con l’arrivo dell’alba, la paura ha lasciato spazio alla cautela. Il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, ha ordinato la chiusura delle scuole e la disattivazione della Ztl nel centro storico. Le famiglie, dopo una notte di ansia e incertezza, hanno iniziato a fare ritorno alle proprie abitazioni, mentre gli esperti continuano a monitorare la situazione, cercando di fornire risposte concrete alla comunità spaventata.

 

Bradisismo: un risveglio vulcanico che riecheggia in Europa

Il fenomeno del bradisismo ai Campi Flegrei, con il suo caratteristico sollevamento e abbassamento del suolo, si estende ben oltre i confini italiani, toccando le corde dell’intera Europa. Questo movimento vulcanico non solo mette a rischio la sicurezza di migliaia di persone, che potrebbero trovarsi costrette ad abbandonare le proprie case, ma solleva anche questioni di vasta portata economica e ambientale.
Le possibili eruzioni esplosive minacciano di interrompere le attività quotidiane, causando danni a infrastrutture e edifici e imponendo sfide significative all’economia locale e nazionale. Inoltre, l’impatto ambientale di un’eruzione, con il rilascio di ceneri e gas nell’atmosfera, potrebbe alterare il clima regionale e degradare la qualità dell’aria su scala continentale.

 

La caldera dei Campi Flegrei rappresenta uno dei vulcani più pericolosi al mondo, e un’eruzione avrebbe conseguenze che trascendono i confini nazionali, richiedendo una risposta coordinata a livello europeo. Infine, il bradisismo offre preziose opportunità per la ricerca scientifica, promuovendo la collaborazione internazionale e lo sviluppo di nuove tecnologie di monitoraggio, essenziali per comprendere e prevenire i rischi vulcanici futuri.

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