A Palazzo Chigi

Dal salva-casa alla scuola, dallo sport al fisco, le misure in Cdm

Oggi, il Consiglio dei ministri Meloni ha approvato una serie di misure e decreti cruciali per la semplificazione e la regolamentazione di diversi settori

Dal salva-casa alla scuola, dallo sport al fisco, le misure in Cdm

Oggi, il Consiglio dei ministri ha approvato una serie di misure cruciali. Tra queste, spicca il decreto salva-casa, mirato alla semplificazione edilizia e urbanistica. Parallelamente, il governo esaminerà un importante decreto legislativo che propone una revisione del sistema sanzionatorio tributario, introducendo sanzioni più leggere per le violazioni fiscali. Il Consiglio dei ministri, affronta anche questioni legate allo sport, al sostegno didattico per gli alunni con disabilità e alla sicurezza delle infrastrutture ferroviarie e stradali. Tra i punti all'ordine del giorno vi è anche un disegno di legge di delegazione europea e la modifica del regolamento per la quota dell’8 per mille dell’Irpef devoluta allo Stato.

 

Il decreto Salva Casa

Il decreto Salva casa, composto da tre articoli, introduce una serie di misure volte a facilitare la realizzazione di interventi edilizi minori senza necessità di autorizzazioni complesse. Tra le novità, l'inclusione di tende e pompe di calore tra gli interventi di edilizia libera, che non richiedono permessi. La relazione illustrativa del decreto sottolinea la necessità di rimuovere gli ostacoli che bloccano le compravendite immobiliari a causa di irregolarità formali.

Il decreto si concentra su lievi difformità, come tramezzi spostati o finestre riposizionate, senza riguardare abusi edilizi strutturali come lo spostamento di muri portanti. Viene facilitata l'installazione di strutture di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici, come tende da sole e tende a pergola, purché queste non creino spazi chiusi. Anche le pompe di calore sotto i 12 kW e le vetrate panoramiche amovibili (Vepa) rientrano tra gli interventi di edilizia libera. Tali vetrate, installabili su logge, balconi e porticati, devono migliorare le prestazioni acustiche ed energetiche e ridurre le dispersioni termiche. Inoltre, le tolleranze costruttive sono proporzionalmente aumentate per le superfici utili minori, semplificando ulteriormente la regolarizzazione degli immobili.

Tra le misure in discussione, anche un fondo di 100 milioni di euro sosterrà le Onlus e le associazioni di volontariato negli interventi di riqualificazione energetica e strutturale. Inoltre, un fondo di 35 milioni di euro è destinato a supportare i proprietari di immobili danneggiati da eventi sismici dal 2009 in aree diverse da Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria

 

Fisco: arriva la riforma delle sanzioni, multe più leggere

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo per la revisione del sistema sanzionatorio tributario, che prevede un significativo alleggerimento delle sanzioni per le violazioni fiscali. In particolare, per le dichiarazioni fiscali omesse o infedeli, le sanzioni non supereranno più il 120% dell'ammontare dovuto, ponendo fine all'era delle maxi-multe fino al 240%. Questo nuovo regime, previsto per settembre, ridurrà le sanzioni amministrative dal 20% al 33%. Le novità riguardano anche le multe per chi non presenta la dichiarazione dei redditi, dell'Irap o del sostituto d’imposta, che saranno del 120% anziché del 120-240% attuale. Per le dichiarazioni infedeli, la sanzione sarà ridotta dal 90-180% al 70%.

 

Via il Redditometro

Il redditometro, proposto dal viceministro Maurizio Leo, è destinato a essere abolito. Dopo una relazione a Palazzo Chigi dalla premier Giorgia Meloni, il Consiglio dei ministri prevede uno stop definitivo agli accertamenti sui contribuenti. Questo strumento, utilizzato per risalire al reddito effettivo in base a spese di vario genere, come medicinali o beni di lusso, sarà sospeso tramite un ulteriore decreto. L’abolizione del redditometro mira a ridurre la pressione fiscale sui contribuenti e a eliminare uno strumento percepito come invasivo.

 

Calcio: arriva l’organo di vigilanza sui conti dei Club

Il governo ha esaminato anche il progetto di una nuova authority per la vigilanza dei conti dei club calcistici professionistici. Questa autorità sostituirà la Covisoc, ritenuta non sufficientemente imparziale dal ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi. Abodi ha sottolineato che il mondo del calcio, godendo di autonomia, dovrebbe auto-riformarsi per mitigare gli effetti negativi. Tuttavia, il Coni e la Figc hanno espresso contrarietà, sostenendo che l'intervento governativo potrebbe compromettere l'autonomia sportiva. La proposta del Coni di adattare Covisoc e Comtec è stata respinta dal ministro, che ha ribadito la necessità di un organismo indipendente per garantire la trasparenza e l’equità nel settore sportivo.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA