Cerimonia e omaggi

78° anniversario della Repubblica italiana: riflessioni e celebrazioni

La commemorazione della Festa del 2 giugno 2024 inizia con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che depone una corona all’Altare della Patria

78° anniversario della Repubblica italiana: riflessioni e celebrazioni

Il 2 giugno, giorno della Festa della Repubblica, è un’occasione per l’Italia di rinnovare il proprio impegno verso i principi democratici e di libertà che hanno guidato la nazione dal 1946. In questa data, il popolo italiano celebra la decisione storica di abbracciare la forma repubblicana di governo, un cambiamento che ha segnato profondamente l’identità e il percorso del paese. Il 78° anniversario di quest’anno si presenta come un momento di riflessione collettiva, in cui si riafferma il valore della memoria storica e si guarda al futuro con determinazione.

 

Cerimonia e omaggi

La commemorazione inizia con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che rende omaggio all’Altare della Patria. Un tradizionale gesto, ricco di significato, che precede ogni anno la parata militare, e che simboleggia la forza e l’unità della nazione. Le celebrazioni proseguono con la presenza delle più alte cariche dello Stato, che insieme al Presidente, rendono onore ai valori fondamentali della Repubblica attraverso una serie di eventi ufficiali. La parata militare, in particolare, rappresenta un momento di grande orgoglio nazionale e di riconoscimento per le Forze Armate italiane.

 

Il discorso del Presidente: una chiamata alla responsabilità 

Nel suo discorso, il Presidente Mattarella ha sottolineato l’importanza del 2 giugno 1946, quando l’Italia, attraverso un referendum, scelse di diventare una Repubblica. Ha ricordato che quella decisione non fu solo un cambio di forma istituzionale, ma rappresentò una vera e propria chiamata alla responsabilità per tutti gli italiani.

Il Presidente ha evidenziato come la democrazia richieda un impegno costante e come ogni cittadino debba contribuire attivamente alla vita della comunità. Ha espresso preoccupazione per i conflitti attuali e ha esortato a non scendere a compromessi che possano minare i diritti in cambio di una falsa sicurezza. Infine, ha collegato il ricordo di quegli eventi fondativi all’imminente appuntamento con le elezioni europee, sottolineando l’importanza di esercitare la sovranità all’interno dell’Unione Europea e di partecipare attivamente al processo democratico.

 

La cena al Quirinale

La vigilia del 2 giugno è stata segnata da un evento di prestigio al Quirinale, dove il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dato il via alle celebrazioni con un concerto dedicato al Corpo diplomatico, seguito da un ricevimento nei rigogliosi Giardini del Quirinale

Quest'anno però, il Presidente Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura, ha scelto di accogliere gli ospiti in modo informale, passeggiando tra i viali dei giardini anziché riceverli in fila. Questo approccio ha permesso al Capo dello Stato di interagire direttamente con ogni invitato, creando un’atmosfera più personale e rilassata. Tra gli ospiti, figure di spicco del governo come i ministri della Difesa, Guido Crosetto, e degli Esteri, Antonio Tajani, oltre a leader politici, parlamentari e rappresentanti del mondo economico. Notata l’assenza di Elly Schlein e Matteo Salvini, impegnati nella campagna elettorale.

Il mondo dello spettacolo non è stato escluso dalle celebrazioni: il Presidente si è intrattenuto con il cantante Claudio Baglioni, che intonerà l’Inno nazionale durante la parata militare ai Fori Imperiali.

 

Perché sì celebra il 2 giugno, festa della Repubblica 

Il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica Italiana in ricordo del referendum istituzionale del 1946, quando gli italiani furono chiamati alle urne per decidere la forma di governo del Paese dopo la fine del fascismo. In quella storica occasione, per la prima volta, anche le donne votarono su scala nazionale. La scelta tra monarchia o repubblica si concluse con la vittoria dei repubblicani, e il 18 giugno 1946, la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la nascita della Repubblica Italiana.

Questo giorno rappresenta una svolta epocale nella storia italiana, segnando il passaggio da una monarchia, che aveva incluso vent’anni di dittatura fascista, a una repubblica costituzionale. Il 2 giugno è quindi un simbolo di rinascita democratica e di impegno civico, celebrato con manifestazioni ufficiali, tra cui la deposizione di una corona d’alloro al Milite Ignoto all’Altare della Patria e una parata militare a Roma. La festa riafferma i valori di libertà e di partecipazione attiva alla vita politica, essenziali per la democrazia italiana.

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