Certificazione Unica 2020 regime Forfettario e Minimi: il nuovo modello CU 2020 per i titolari di partita IVA appartenenti ai regimi fiscali agevolati.
Come ogni anno, l’Agenzia delle Entrate, provvede a pubblicare il nuovo modello certificazione unica che i sostituti d’imposta, datori di lavoro, enti pensionistici e committenti, devono compilare e trasmettere per via telematica alle Entrate entro la nuova scadenza 31 marzo 2020.
La consegna della Certificazione Unica minimi e forfettari, è quindi obbligatoria per tutti i committenti che nel corso del 2019 hanno pagato i compensi ai contribuenti dei regimi fiscali agevolati, anche se le suddette somme erogate sono comunque esenti dal versamento della ritenuta d’acconto.
Vediamo quindi nel dettaglio cos’è e come funziona la certificazione unica 2020 minimi e forfettari, la scadenza modello CU 2020 e la data di consegna, quali dati vanno inseriti nella certificazione dei redditi.
Certificazione Unica 2020, nuovo modello CUD:
Che cos'è la Certificazione Unica 2020? La Certificazione unica è il nuovo modello CUD che i datori di lavoro, enti pensionistici e commettenti devono utilizzare per la certificazione dei redditi dei lavoratori, pensionati e autonomi.
Oggi per certificare i redditi del lavoratore, quindi, si utilizza un modello unico per la certificazione unica 2020 uguale per tutti che va compilato diversamente a seconda della categoria a cui appartiene lavoratore:
Certificazione Unica 2020 Dipendenti: serve a certificare i redditi corrisposti nel corso del 2019 ai lavoratori dipendenti e assimilati;
Certificazione Unica 2020 Pensionati: serve a certificare i redditi da pensione;
Certificazione Unica 2020 Autonomi: serve a certificare gli altri redditi, ad esempio quelli da lavoro autonomo, ivi compresi i contribuenti del reame dei minimi e del regime dei forfettari, ma anche i redditi diversi certificati in forma libera, ad esclusione dei redditi di colf e badanti, per i quali continua la certificazione dei compensi con la dichiarazione sostitutiva, in quanto il datore di lavoro, ossia, la famiglia, non può operare come sostituto d’imposta.
Il modello CU 2020, ossia, il modello per la certificazione unica, deve essere trasmesso compilato per via telematica all'Agenzia delle Entrate entro la nuova scadenza fissata dal decreto Coronavirus il 31 marzo 2020 mentre la consegna della CU 2020 ai lavoratori, per effetto delle modiche approvate dal Governo con il decreto di novembre 2016, deve avvenire entro il 31 marzo di ciascun anno.
La scadenza consegna certificazione unica 2020 è il 31 marzo.
Certificazione Unica 2020 Forfettari e Minimi: istruzioni compilazione CU
La compilazione, trasmissione e consegna della Certificazione Unica 2020 minimi e forfettari, è obbligatoria.
Per cui, tutti i committenti che nel corso del 2018 hanno pagato compensi per prestazioni effettuate dai titolari di partita IVA nel regime dei minimi o nel regime forfettario, sono tenuti entro il 31 marzo a compilare e a trasmettere la nuova CU 2020 all’Agenzia delle Entrate e a consegnare la Certificazione Unica al lavoratore autonomo entro il 31 marzo 2020, anche se i redditi prodotti non sono soggetti a ritenuta d’acconto.
Per il Fisco, infatti, la Certificazione Unica 2020, in questo caso, serve solo come strumento di controllo fiscale.
Vediamo ora come va compilata la CU, Certificazione Unica 2020 per i minimi e forfettari.
Guida alla compilazione CU 2020 minimi e forfettari:
Come abbiamo già detto all’inizio dell’articolo, la CU 2020 minimi e forfettari, è obbligatoria anche se i redditi prodotti da tali contribuenti non sono oggetto di ritenuta d’acconto.
Infatti, l’obbligo del modello CU per i contribuenti titolari di Partita IVA nel regimi agevolati, risponde esclusivamente ad una questione di controllo dei dati da parte dell’Amministrazione Finanziaria circa la corrispondenza tra i ricavi dichiarati dal professionista nel modello Unico, ora chiamato modello Redditi 2017, e quelli risultati dalla Certificazione Unica compilata e consegnata dai datori di lavoro - committenti.
Detto ciò, passiamo alle istruzioni per la compilazione del modello CU 2020, valide ai fini della Certificazione Unica 2020 minimi e forfettari e rese note dall’Agenzia delle Entrate con l'apposito provvedimento contenente oltre il modello ordinario e sintetico della nuova Cu 2020 anche le Istruzioni compilazione Certificazione Unica lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi .
Nel nuovo modello Certificazione unica 2020 autonomi, i committenti devono indicare:
Per gli agenti e rappresentati: l’ammontare delle provvigioni pagate nel corso del 2019;
Per i minimi e forfettari: i compensi corrisposti nel 2019;
Per gli Autonomi: l’ammontare dei compensi corrisposti nel periodo d’imposta 2019.
Vedi anche: dichiarazione sostituti d'imposta scadenza CU e modello 770.
Minimi Forfettari Certificazione Unica 2020 come committenti:
Ai fini di certificazione unica, cosa succede se sono i minimi e i forfettari ad essere i committenti?
Nel caso in cui sia il professionista nel regime dei minimi o nel regime forfettario ad aver corrisposto compensi a professionisti in regime ordinario, ai fini della Certificazione Unica, si verifica la situazione inversa, ossia, è il contribuente minimo o forfettario ad operare come committente e quindi come sostituto di imposta.
Certificazione Unica Contribuente Minimo come sostituto d’imposta:
Versare la ritenuta d’acconto con il modello F24 entro il giorno 16 del mese successivo a quello del pagamento;
Applicare la ritenuta alla fonte, il contribuente minimo è esonerato dall’applicare la ritenute sulle proprie fatture ma ciò vale quando opera come sostituto, infatti, sulle fatture ricevute in qualità di committente, opera la ritenuta alla fonte.
Certificare il compenso pagato, compilando e trasmettendo per via telematica all’Agenzia delle Entrate la certificazione unica 2020 e consegnando il modello CU a chi ha effettuato la prestazione. Inoltre, il minimo-committente è tenuto a compilare il modello 770/2020 proprio perché ha operato in qualità di sostituto d’imposta.
Certificazione Unica Contribuente Forfettario come committente:
A differenza dei minimi, i contribuenti titolari di partita IVA nel regime forfettario che erogano compensi ad un professionista nel regime ordinario, non operano come sostituti d’imposta.
In questi casi, ecco gli adempimenti previsti:
il forfettario non deve operare la ritenuta alla fonte sulle fatture ricevute in qualità di committente, per cui non deve versarla neanche tramite modello F24 e fare il modello 770. La fattura ricevuta quindi va pagata per intero.
il forfettario non deve certificare i compensi tramite certificazione unica 2020.
Deve indicare nel quadro RS Redditi 2020 ex Unico il codice fiscale del professionista in regime ordinario a cui ha erogato il compenso e l’ammontare lordo del compenso erogato.
In caso di mancato o errato invio della Certificazione Unica è prevista una sanzione pari a 100 euro per ogni certificazione errata, omessa o tardiva, ricordiamo però che l'Agenzia delle Entrate, ha previsto che l'invio telematico della certificazione unica entro la scadenza 31 marzo sia solo per i lavoratori dipendenti, o, comunque, coloro che sono interessati dalla redazione del modello 730 precompilato.
Di conseguenza, la trasmissione telematica delle Certificazioni Uniche 2020 che non contengono dati da utilizzare per l’elaborazione delle dichiarazioni dei redditi precompilate, sono state trasmesse, senza sanzioni, entro la scadenza modello 770/2020.
Dal 2021 invece ci sarà l'avvio della dichiarazione dei redditi precompilata per i professionisti, commercianti, artigiani, imprenditori individuali per tutti gli obbligati all'invio telematico delle fatture elettroniche.