Bonus bebè 2020 e modello ISEE.
Come tutti saprete, il bonus bebè, il cui termine più appropriato è assegno di natalità, è una prestazione a sostegno del reddito delle famiglie con figli nuovi, adottati o in affido, la cui erogazione dipende, tra i vari requisiti, un reddito Isee entro una certa soglia.
Il riconoscimento dell’agevolazione nel 2020 è limitata solo agli aventi diritto, ossia, a coloro che al momento della domanda INPS, sono in possesso di tutti i requisiti imposti dalla legge, si ricorda che dal prossimo anno è eliminato il requisito del reddito ISEE per effetto della legge di Bilancio 2020.
Per avere il diritto ad ottenere l’assegno di natalità, occorre presentare il modello ISEE, il cui Indicatore, ricordiamolo, ha subito importanti modifiche sia nei parametri di calcolo, sia nei requisiti richiesti, dopo la riforma ISEE dello scorso anno che ha inciso, e non poco, sia sulla domanda che il riconoscimento delle agevolazioni, dei bonus, delle tariffe agevolate da parte dei richiedenti. La presentazione dell'ISEE 2020 serve all'INPS per determinare l'importo del bonus bebè 2020.
Secondo le istruzioni Inps sul Bonus bebè 2020 e l’ISEE, i cittadini devono fare attenzione ai dati dichiarati nel modello ISEE, in quanto sia l’Istituto che l’Agenzia delle Entrate hanno aumentato i controlli rendendoli più serrati e selettivi.
Qualora da questi controlli dovessero emergere anomalie relative al patrimonio mobiliare, cioè alla giacenza media conto correnti, saldi, rapporti finanziari nell’ISEE, il cittadino beneficiario rischierebbe la sospensione Bonus bebè.
Per evitare quindi spiacevoli inconvenienti come la sospensione del bonus bebè, andiamo a vedere nello specifico cosa prevedono le nuove istruzioni INPS per il bonus bebè e l’ISEE.
Ecco invece le novità 2020 sull'assegno di natalità Inps, bonus bebè 2020 proroga e bonus bebè secondo figlio 2020.
Bonus bebè e ISEE 2020:
Il Bonus bebè chiamato più propriamente assegno di natalità, è un beneficio introdotto due anni dall’allora Governo Renzi al fine di sostenere il reddito delle neo mamme, delle mamme adottive e affidataria, per ogni figlio nuovo nato, affidato o adottato.
Ecco le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2020 al bonus bebè 2020:
Le soglie di reddito fissate dalla Legge sono:
Bonus da 80 euro al mese per i redditi sopra i 40.000 euro;
Bonus 120 euro per redditi tra 7.000 euro e 40.000 euro;
Bonus 160 euro per chi ha un reddito fino a 7.000 euro.
Gli importi sono aumentati del 20% in caso di secondo figlio.
Ai bambini adottati o in affido nel 2020, vanno gli stessi importi ma a cambiare è la data di inizio del bonus, che parte in questo caso, dal momento in cui il minore fa il suo ingresso in famiglia mentre la durata del bonus bebè, anziché essere fino al compimento del primo anno del nuovo nato, è fino al 1° anno dalla data di ingresso del minore nel nucleo familiare.
Fatte queste dovute specifiche in merito al bonus bebè, andiamo a vedere quali sono le istruzioni INPS bonus bebè e ISEE e le nuove regole che i genitori interessati a richiedere l’assegno devono rispettare ai fini della presentazione del modello Isee, ossia, del documento che certifica la condizione economica reddituale del richiedente e del nucleo familiare, indispensabile per determinare l'importo delll’assegno di natalità che spetta e per evitare che il pagamento del bonus bebè da parte dell’INPS venga sospeso perché non conforme alle nuove istruzioni.
Si ricorda inoltre che per presentare la domanda bonus bebè Inps ai fini di verifica della sussistenza del diritto e della misura dell’assegno di natalità, la neo mamma, la mia adottivo affidataria, deve richiedere il cd. ISEE minorenni a nome del minore per il quale si richiede l’assegno.
Il valore dell’ISEE minorenni indicato nell’apposita tabella dell’attestazione, sotto la voce prestazioni agevolate rivolte a minorenni o a famiglie con minorenni può comunque variare nel caso in cui i genitori non siano coniugati e non conviventi tra di loro, se il genitore non convivente a seguito di un provvedimento ufficiale sia considerato componente attratta, se il genitore non convivente è invece una componente aggiuntiva.
Vedi anche bonus bebè rinnovo ISEE 2020.
Bonus bebè sospensione in caso anomalie ISEE: nuove istruzioni INPS
Le nuove istruzioni INPS per il bonus bebè e il modello ISEE riguardano soprattutto l’aumento dei controlli dei dati dichiarati dai cittadini nell’ISEE ai fini dell’ottenimento dell’assegno di natalità.
La verifica dei dati Isee, infatti, non è compiuta solo dall’Inps ma anche dall’Agenzia delle Entrate, in quanto organo di controllo sulle dichiarazioni, per cui l’Agenzia, qualora evidenzi delle incongruenze circa il modello Isee presentato, provvede a comunicare all’INPS quali sono le anomalie riscontrate sui dati dichiarati, quali ad esempio:
Omissioni e difformità;
la data in cui è stato effettuato il controllo;
il protocollo della Dichiarazione Sostitutiva Unica;
il codice fiscale del richiedente o dei codici fiscali dei componenti del nucleo, cui è riferita l’anomalia.
Secondo le istruzioni INPS, a partire dal 1° gennaio, qualora l’Istituto o l’Agenzia delle Entrate, rilevi delle omissioni, incongruenze, anomalie nelle attestazioni ISEE consegnate dai richiedenti in merio ai rapporti finanziari autodichiarati, c’è la sospensione automatica del bonus bebè.
Ciò significa che in caso di errori anomalie ISEE, l’INPS:
sospende automaticamente l’istruttoria della domanda bonus bebè, in caso di nuova richiesta;
sospende in automatico il pagamento della prestazione.
In caso di sospensione bonus bebè, l’INPS, provvede poi ad inviare all’interessato, e sempre in automatico, una comunicazione ufficiale si avvisa:
dell’avvenuta sospensione della domanda o del pagamento del bonus bebè a seguito di omissioni e/o difformità presenti nella DSU.
della possibilità di presentare entro il termine di 30 giorni, un nuovo ISEE conforme a ciò che risulta all’Agenzia delle Entrate, oppure, di presentare agli uffici INPS, i documenti della banca, della Posta etc, che attestino i rapporti finanziari all’Agenzia delle Entrate. In questo modo, l’Istituto, ha la possibilità di verificare la veridicità e la completezza dei dati indicati nella DSU già presentata. Tale documentazione, deve essere presentata entro 12 mesi dalla data di rilascio del modello ISEE viziato da omissioni/difformità.
La sospensione della domanda o del pagamento del bonus bebè, perdurerà fino a quando l’interessato non avrà esibito un nuovo ISEE corretto o idonea docunentazione.
Dal 1° gennaio arriva anche il modello Isee precompilato 2020.
ISEE corrente per correggere le anomalie:
Al fine di correggere omissioni e/o difformità rilevate sul modello ISEE dall’INPS o dall’Agenzia delle Entrate, che precludono la possibilità di beneficiare del bonus bebè, il cittadino, oltre che portare alla Struttura Inps i documenti sui rapporti finanziari, può anche richiedere il rilascio di un nuovo ISEE.
In questo caso, la domanda di una nuova attestazione, deve essere effettuata tramite il cd. ISEE corrente.
L’ISEE corrente, permette, infatti, di poter aggiornare i dati reddituali di una DSU già presentata, se vi sono state nel corso del mesi delle modifiche tali da aver portato ad uno scostamento dei redditi dichiarati.
Per cui, se il cittadino a causa di una modifica della situazione lavorativa di un componente, il licenziamento o l’assunzione, può richiedere al CAF e agli intermediari abilitati, il rilascio dell’ISEE corrente che ricordiamo ha una validità di 2 mesi.