Il caso Navalny

Navalny torna in Russia, subito arrestato: è di nuovo in carcere

Il suo volo dirottato. Non appena a terra sono scattate le manette per l’oppositore di Putin, avvelenato lo scorso agosto. Fermato anche il fratello

Navalny torna in Russia, subito arrestato: è di nuovo in carcere

Alexei Navalny è di nuovo in carcere e di nuovo in Russia. Il suo arresto è arrivato solo poche ore fa, non appena atterrato a Mosca dopo la partenza dalla Germania, dove è stato curato in seguito all’avvelenamento con il gas nervino Novichock, lo scorso agosto. L’oppositore del presidente russo, Vladimir Putin, è accusato di avere violato gli obblighi di custodia per una accusa che risaliva al 2014. Ecco cosa è successo.

 

Navalny, di nuovo in cella

Lo aveva previsto e aveva sfidato le autorità russe.Sabato, nell’annunciare il suo imminente ritorno, precisando che sarebbe avvenuto domenica, Alexei Navalny non aveva esitato a dire: “Tornerò a Mosca, venite a prendermi”. Parole alle quale aveva fatto seguire la partenza dalla Germania, dove si trovava da diversi mesi in seguito all’avvelenamento di cui era stato vittima lo scorso agosto e di cui l’attivista e politico (ma non solo lui) attribuisce la responsabilità ai servizi segreti russi.

Ieri sera, non appena atterrato a Mosca dopo un volo a bordo di un velivolo di una compagnia low cost, per lui sono scattate nuovamente le manette. Giusto il tempo di passare il controllo passaporti, salutare e baciare la moglie, poi gli agenti lo hanno portato in caserma, dove non è stato permesso l’accesso neppure al suo avvocato.

 

Il volo dirottato: troppa folla ad attenderlo

L’arrivo di Navalny a Mosca era atteso, dopo essere stato annunciato da lui stesso. Le autorità russe, però, lo avevano avvertito che sarebbe stato arrestato non appena messo piede nella Capitale. Ad attenderlo, quindi, c’erano migliaia di manifestanti, per cui è stato deciso di dirottare il volo dallo scalo Vnukovo a un altro aeroporto. Le manette sono comunque scattate, come previsto, per la violazione dei termini di una condanna risalente a 7 anni fa (era sottoposto a obbligo di firma presso la polizia penitenziaria due volte al mese). Ora non è chiaro se la detenzione sarà prolungata. Fermato anche il fratello, Oleg.

 

Biden: “Rilascio immediato”

La notizia dell’arresto di Navalny è rimbalzata anche negli Stati Uniti dove l’ormai Presidente, Joe Biden, ha condannato il fermo chiedendo “il rilascio immediato”. A fargli eco anche il ministro degli Esteri tedesco e quello francese, insieme al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

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