Ritorno a scuola

Scuola, oggi in classe quasi 1 milione di studenti (ma in sciopero)

Riprendono le lezioni in presenza in 4 Regioni, ma prime manifestazioni contro la Dad. Venerdì incrociano le braccia anche gli operatori della scuola

Scuola, oggi in classe quasi 1 milione di studenti (ma in sciopero)

Sono quattro le Regioni nelle quali da stamattina hanno riaperto le scuole superiori. Si tratta di Lombardia, Liguria, Umbria e Marche.  Ma non mancano le manifestazioni di protesta contro la Dad: oggi scendono in piazza studenti e insegnanti, mobilitati dai Cobas, in 23 città, compresa Roma dove nel pomeriggio alle 16 è in programma un sit-in davanti al ministero dell’Istruzione. Venerdì 29 gennaio si replica.

 

Chi torna a scuola oggi

Da oggi torna in aula circa 1 milione di studenti delle superiori, al 50% e con orari scaglionati, in Liguria, Umbria, Marche e Lombardia, dove il prefetto di Milano, Renato saccone, ha spiegato: “Si parte. Secondo il documento operativo adottato e condiviso, da domani il 50% circa delle classi o degli studenti riprenderanno su due scaglioni. Tendenzialmente sono due le fasce di ingresso: il 35% circa entra alle 8 e il 15% alle 9:30”. “La situazione – ha aggiunto - consente di poter dire che oggi Ats Milano è perfettamente in grado di fare il tracciamento per tutti i contagi che vengono all’evidenza”. Tra le misure messe in atto, per esempio, il tracciamento dei positivi che “si associa e non sostituisce le mascherine, l’igiene, l’areazione e la sanificazione, ma può accompagnare ed avrà un valore particolare per il mondo della scuola”.

 

Le aperture slittate

Se oggi è un giorno di “festa” per molti, non lo è ancora per tutti. In Veneto, per esempio, il ritorno alla didattica a distanza non avverrà prima di febbraio. D’altro canto per tutti la ripresa delle lezioni in classe era inizialmente prevista per l’11 gennaio 2021, ma molte le regioni hanno deciso di prorogare la data di alcuni giorni o persino settimane. Al momento sono 8 le Regioni nelle quali la didattica per gli studenti delle superiori prosegue a distanza, nonostante siano solo due quelle rosse: la Sicilia e la Provincia autonoma di Bolzano, dove però un’ordinanza locale ha permesso la riapertura delle scuole con scaglionamenti e percentuali dal 50% al 75%. Si dovrà aspettare lunedì 1 febbraio anche in Puglia, Calabria, Campania (dal 25 gennaio le altre scuole), Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Basilicata.

 

Le manifestazioni

Ma oggi è anche giorni di manifestazioni, indette dai Cobas con lo slogan "Priorità scuola": 25 i presidi previsti in 23 città, compresa Roma, con sit in davanti al ministero dell’Istruzione alle 16. "La ministra Azzolina - si legge in una nota Cobas - è entrata al Ministero dell'Istruzione affermando che avrebbe preso di petto le classi pollaio ed ha continuato a ribadire lo stesso concetto anche nel corso della pandemia. Queste sono le parole. E i fatti? I fatti ci dicono che nemmeno un euro è stato stanziato né nel Recovery Plan né in Finanziaria per la riduzione del numero di alunni per classe e il problema del sovraffollamento delle classi è letteralmente scomparso nelle recenti linee guida emanate dal Ministero". Venerdì 29 gennaio in programma un nuovo sciopero. 

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