Anche con la prima tranche del 2021, si riconferma il successo delle obbligazioni sociali (social bond) emesse dalla Commissione europea per un valore di almeno 14 miliardi di euro a titolo del programma SURE. Si tratta di uno dei principali strumenti con cui Bruxelles risponde alla pandemia e meglio conosciuto come Cassa-integrazione dell’Unione europea introdotta per sostenere l’occupazione, proteggere i posti di lavoro in tempi di emergenza economico-sanitaria.
Si tratta della quarta emissione obbligazionaria di SURE dell’Ue. Grazie alle prime tre emissioni (tra la fine di ottobre e la fine di novembre dello scorso anno), 15 Paesi Ue hanno ricevuto quasi 40 miliardi di euro sotto forma di prestiti back-to-back, destinati ad esempio alla copertura dei costi direttamente connessi ai regimi nazionali di riduzione dell’orario lavorativo e delle misure analoghe adottate durante il lockdown.
Nel corso del 2021 la Commissione cercherà di raccogliere ulteriori 35 miliardi di euro attraverso l'emissione dei social bond.
Valore e scadenze
L'emissione del 27 gennaio comprende due obbligazioni: una da 10 miliardi di euro con scadenza a giugno 2028 e una da 4 miliardi di euro con scadenza a novembre 2050. La domanda è stata forte da parte degli investitori, il che ha consentito ancora una volta alla Commissione di ottenere condizioni di prezzo particolarmente favorevoli, automaticamente trasferibili in via diretta agli Stati membri dell’Unione.
Prestiti back-to-back e meccanismo dei rendimenti
L’obbligazione a 7 anni ha un rendimento negativo di -0,497 %, vale a dire che per ogni 105 euro presi in prestito, i Governi nazionali dovranno rimborsare 100 euro alla scadenza.
Il vantaggio costituito dal tasso di interesse negativo viene quindi trasferito direttamente agli Stati membri beneficiari sotto forma di erogazione di prestiti back-to-back. L’obbligazione a 30 anni è stata fissata al valore leggermente positivo di 0,134 %, il che rappresenta un risultato importante per questa scadenza. I dettagli su come è determinato il prezzo dell’operazione sono disponibili al link indicato in questo tweet della nostra corrispondente da Bruxelles.
Commissario Hahn: ottimo segnale per Recovery Fund
La scorsa estate, il Consiglio europeo ha approvato un sostegno finanziario totale di 90,3 miliardi di euro per 18 Paesi dell’Ue. Nel 2020, le tre emissioni della Commissione hanno costituito un’erogazione totale di 39,5 miliardi di euro a 15 Stati membri: Italia, Spagna, Polonia, Grecia, Croazia, Lituania, Cipro, Slovenia, Malta, Lettonia, Belgio, Romania, Ungheria, Portogallo e Slovacchia. Le relative operazioni hanno registrato una domanda di social bond nettamente superiore all’offerta (tra 11,5 e 13 volte in più).
Per il Commissario Ue per il Bilancio e l’Amministrazione Johannes Hahn, l’emissione di obbligazioni SURE ieri ha dato segnali promettenti che fanno ben sperare nel futuro di un altro importante strumento con cui si punta alla ripresa: il Recovery Fund. Questo dimostra, “ancora una volta, che nel mercato vi è crescente interesse per le obbligazioni dell’Ue”, ha dichiarato il Commissario spiegando come questo sia “un’ottima notizia per l’Ue in quanto emittente. Ci dà fiducia sul fatto che riusciremo a completare (...) l’emissione di obbligazioni SURE e avviare (nel corso del 2021) il programma di assunzione e concessione di prestiti nell'ambito di NextGenerationEU”, ha spiegato. Il maxi-fondo da 750 miliardi di euro (a prezzi del 2018) erogherà risorse per finanziare la ripresa economica sulla base di piani nazionali che contribuiscano a rendere l’Europa più verde, digitale e resiliente.