Scuola e Covid

Il Veneto contro i banchi a rotelle: “Fanno venire male alla schiena”

L’assessore Donazzan: “bocciamo interventi assurdi come questi.” Ma il Ministro Azzolina li difende. Sono costati 119 milioni di euro in tutta Italia

Il Veneto contro i banchi a rotelle: “Fanno venire male alla schiena”

In Italia ne sono stati acquistati complessivamente 430mila per una spesa complessiva di 119 milioni euro, dunque 280 euro cadauno. Ma dopo pochi mesi dalla loro introduzione, ecco il primo ritiro. E’ stato deciso dalla Regione Veneto, come annunciato dall’Assessore all’Istruzione, Elena Donazzan, dopo un incontro con i sindacati e con il titolare dell’Assessorato regionale ai Trasporti, Elisa De Berti: “Abbiamo tutti convenuto che in questo momento delicatissimo di ripartenza, ci sia bisogno di serenità – ha spiegato Donazzan proprio mentre gli studenti delle superiori tornano in classe anche in Veneto – Bocciamo pertanto interventi assurdi e poco salutari come lo sono stati i banchi con le rotelle che, come emerso nella riunione, sono stati ritirati dai plessi scolastici in cui erano stati introdotti perché erano causa di mal di schiena”.

 

“Problemi posturali”

A parlare di dolori e problemi posturali riscontrati negli studenti è stata Daniela Avanzi, segretario dello Snals, che come riportato dal Corriere della Sera sarebbero dovuti al fatto che gli studenti delle medie “sono ancora troppo piccoli per adattarsi a delle sedute originariamente concepite per gli adulti”. Secondo quanto emerso dalla riunione con i vertici dell’amministrazione veneta, sarebbero dunque stati “impropriamente riutilizzati” anche in una fascia d’età non prevista inizialmente dal bando del Commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, Domenico Arcuri.

 

La difesa del Ministro Azzolina

Non è mancata la difesa dei banchi a rotelle da parte del ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che invece ne è sempre stata una sostenitrice, soprattutto perché ritenuti uno strumento per una didattica innovativa: “Riducono i focolai e trovo stucchevoli le polemiche, si tratta di strumenti che fanno parte di scuole innovative e permettono un approccio un approccio alla didattica diverso”.

 

I presidi contrari

Intanto, però, diversi presidi hanno già provveduto a ritirare i banchi, ritenendoli poco adatti. E’ accaduto, per esempio, a Rossano Veneto (Vicenza), Cadoneghe (Padova) e a Rovigo. Il caso più eclatante, però, resta quello di Vo’ Euganeo, luogo simbolo dei primi focolai insieme a Codogno. Dopo le lamentele su Facebook di Alfonso D’Ambrosio, il dirigente dell’istituto che per primo li aveva ricevuti, lo stesso preside è finito sotto procedimento disciplinare, come racconta ancora Il Corriere della Sera.

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