Violazioni accordi RdC

Sanzioni Reddito di cittadinanza 2021: perdita, revoca o riduzione RdC

Reddito di cittadinanza sanzioni datore di lavoro e lavoratore, lavoro in nero, violazioni che fanno perdere o ridurre importo del RdC, revoca reclusione

Sanzioni Reddito di cittadinanza 2021: perdita, revoca o riduzione RdC

Reddito di cittadinanza sanzioni 2021: datore di lavoro e lavoratore. Quando vengono applicate e cosa si rischia, quando c’è la perdita e la revoca del beneficio RdC?

In questo articolo quindi andremo ad analizzare quali sono le cause e le violazioni, anche dei patti, che possono scaturire dai controlli reddito di cittadinanza, e poi tramutarsi in una sanzione e quindi alla perdita del reddito di cittadinanza fino ad arrivare alla reclusione.

 

Reddito di cittadinanza sanzioni per chi lavora in nero, penali:

Reddito di cittadinanza sanzioni per chi lavora in nero: cosa si rischia si si lavora in nero e si percepisce il reddito di cittadinanza? Coloro che sono trovati a svolgere lavoro in nero durante il percepimento del RdC, rischiano innanzitutto delle sanzioni penali.

 

Lo svolgimento del lavoro in nero è punito con la reclusione da 2 a 6 anni.

 

Reddito di cittadinanza lavoro nero revoca e perdita del sussidio:

In base a quanto previsto da decreto legge n. 4/2019 convertito in legge n. 26/2019, i lavoratori colti a lavorare in nero possono incorrono nella revoca e perdita del beneficio e nella restituzione di quanto indebitamente percepito qualora l'INPS accerti la non corrispondenza al vero delle dichiarazioni e delle informazioni poste a fondamento della richiesta di sussidio.

 

Reddito di cittadinanza decadenza per il familiare chi lavora in nero:

Prevista la decadenza dal Reddito quando uno qualsiasi dei componenti del nucleo familiare viene sorpreso a svolgere attività di lavoro dipendente o di collaborazione coordinata e continuativa in assenza delle comunicazioni obbligatorie, per i quali è dovuta la comunicazione di inizio attività al Centro per l’impiego entro le ore 24 del giorno precedente quello di instaurazione del rapporto, a mezzo modello Unilav.

 

Reddito di cittadinanza perdita e riduzione importo: quando?

Cause perdita e riduzione del reddito di cittadinanza: in base a quanto previsto dalla legge e dai successivi decreti attuativi della misura del reddito di cittadinanza, esistono delle cause e violazioni che fanno decretare la perdita o la riduzione RdC.

 

Ecco quindi quali sono le cause di perdita o riduzione reddito di cittadinanza: è prevista la decadenza e quindi la perdita del Reddito di cittadinanza quando uno dei componenti il nucleo familiare:

  • non sottoscrive il Patto per il lavoro o Patto per l'inclusione sociale;

  • non partecipa, in assenza di giustificato motivo, alle formazioni, alle riqualificazioni o ad altre iniziative di politica attiva o di attivazione;

  • non svolge le ore previste di pubblica utilità organizzate dal comune di residenza;

  • non accetta l'offerta di lavoro congrua oppure, in caso di rinnovo, non accetta la prima offerta di lavoro congrua;

  • omette di comunicare l’eventuale variazione della condizione occupazionale oppure effettua comunicazioni false al fine di ottenere un contributo di maggiore importo;

  • omette di presentare una nuova DSU aggiornata in caso di variazione del nucleo familiare;

  • Se viene trovato, nel corso delle attività ispettive svolte dalle competenti autorità, a svolgere attività di lavoro dipendente, attività di lavoro autonomo o di impresa, senza averlo comunicato.

 

Reddito di cittadinanza sanzioni 2021: quando scatta la reclusione

Reddito di cittadinanza sanzioni, quando la reclusione: secondo quanto previsto dalla legge, ci sono casi in cui la violazione commessa può essere punita con la reclusione, oltre che con la decadenza dal beneficio con efficacia retroattiva e la restituzione di quanto indebitamente percepito.

 

La reclusione è prevista per le seguenti violazioni Reddito di cittadinanza:

 

Reddito di cittadinanza reclusione se si presentano:

  • dichiarazioni o documenti falsi;

  • documentazione attestanti cose non vere;

  • ometta informazioni dovute

è punito con la reclusione da 2 a 6 anni.

 

Nei casi in cui si ometta:

  • la comunicazione all’ente erogatore delle variazioni di reddito o patrimonio;

  • altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio.

si è puniti con la reclusione da 1 a 3 anni.

 

In caso di condanna definitiva una delle cause sopra elencate, in aggiunta al reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (articolo 640 bis Codice Penale) scatta anche la revoca del sussidio con efficacia retroattiva e l’obbligo di restituire quanto percepito.

 

In questi casi, il beneficio non può essere nuovamente richiesto prima che siano decorsi 10 anni dalla condanna.

 

Reddito di cittadinanza sanzioni datore di lavoro:

Sanzioni reddito di cittadinanza per il datore di lavoro che occupa lavoratori in nero percettori RdC: il datore che occupa dipendenti “in nero”, omettendo la comunicazione obbligatoria di assunzione, rischia la cd. maxisanzione prevista dal decreto 4/2019.

 

La maxisanzione non è altro che una sanzione amministrativa variabile in base ai periodi di effettivo impiego irregolare:

  • Fino a 30 giorni la sanzione va da 1.800 a 10.800 euro per ogni lavoratore irregolare;

  • Da 31 a 60 giorni la sanzione è tra i 3.600 e 21.600 euro per ogni soggetto irregolare;

  • Oltre 60 giorni la sanzione è varia tra 7.200 e 43.200 euro per ogni lavoratore irregolare.

In caso di minorenni o stranieri le sanzioni sono aumentate del 20% e in caso di recidiva.

 

La maxisanzione esclude l'applicazione delle altre sanzioni amministrative previste per l'omessa comunicazione obbligatoria o oemssa registrazione dei dipendenti sul Libro unico del lavoro.

 

 

Reddito di cittadinanza sanzioni: convocazione Centro per l'Impiego

Sanzioni reddito di cittadinanza per chi non si presenta alla convocazione del Centro per l'Impiego: in base a quanto esplicitamente indicato nel Decreto RdC, sono previste delle apposite sanzioni per coloro che sebbene obbligati, non si presentano il giorno di convocazione presso il Centro per l’Impiego per sottoscrivere il Patto per il lavoro o Patto per l'inclusione sociale presso i servizi sociali, in assenza di un giustificato motivo.

 

Le sanzioni per chi non si presenta al Centro per l'Impiego sono:

  • Assenza per la prima volta: è prevista la decurtazione di 1 mensilità di Reddito di cittadinanza;

  • Assenza per la seconda volta: decurtazione di 2 mensilità;

  • Ulteriore assenza: è punita con la decadenza reddito di cittadinanza.

 

Reddito di cittadinanza 2021 sanzioni: assenza all'Orientamento

In caso di assenza, senza giustificato motivo, anche di un solo componente del nucleo familiare beneficiario del reddito di cittadinanza 2021 alle iniziative di Orientamento, è prevista l'applicazione delle seguenti sanzioni RdC:

  • Prima assenza: decurtazione di 2 mensilità del RdC;

  • Per ogni ulteriore assenza è prevista la decadenza dal sussidio.

 

Sanzioni Reddito di cittadinanza: violazioni dei Patti

In caso di violazione degli obblighi previsti dai patti, patto per l'inclusione sociale e patto per il lavoro, sono previste le seguenti sanzioni Reddito di cittadinanza:

  • Primo richiamo: decurtazione di 2 mensilità;

  • Secondo richiamo: decurtazione di 3 mensilità;

  • Terzo richiamo ufficiale: decurtazione di 6 mensilità;

  • Ulteriore richiamo: decadenza dal beneficio.

Tutte le sanzioni, fatta eccezione di quelle penali punite con la reclusione, è l'INPS ad occuparsi della loro irrogazione e all'eventuale recupero di quanto indebitamente percepito.

 

Rinnovo reddito di cittadinanza in caso di sanzioni:

In caso di sanzioni con conseguente revoca delle sanzioni, quando si può rifare la domanda Reddito di cittadinanza? Nei casi di interruzione della fruizione del Reddito di cittadinanza avviene perché:

  • si presenta una documentazione mendace, o simili con condanna definitiva: si può richiedere nuovamente il beneficio non prima che siano decorsi 10 anni dalla condanna.

  • non si è comunicata la modificata della condizione occupazionale: dopo 1 anno dalla nuova condizione.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA