Il caso Gregoretti

Oggi Salvini in aula bunker a Catania per processo Gregoretti

Per la terza volta l’ex ministro dell’Interno compare in udienza: è accusato di sequestro di persona. Entro Pasqua la decisione sul rinvio a giudizio

Oggi Salvini in aula bunker a Catania per processo Gregoretti

E’ iniziata alle 9.30 l’udienza preliminare sul caso di Nave Gregoretti. Matteo Salvini è arrivato indossando una mascherina tricolore, accompagnato dal suo legale, Giulia Bongiorno. E’ accusato di sequestro di persona per aver "abusato dei suoi poteri privando della libertà personale 131 migranti a bordo dell’unità navale Gregoretti della guardia costiera italiana dalle 00:35 del 27 luglio 2019 fino al pomeriggio del 31 luglio”, come ricordato in aula.

Chiamati a testimoniare anche Luigi Di Maio, all’epoca della vicenda vicepremier, e Luciana Lamorgese, che ha sostituito Salvini come ministro dell’Interno, oltre all’ambasciatore Maurizio Massari. Lo scorso 28 gennaio aveva deposto da Roma Giuseppe Conte, durante una trasferta dal Gip, Nunzio Sarpietro, per ascoltare l’allora premier a Palazzo Chigi.

 

Salvini: “Spero che Di Maio ricordi”

Spero che Di Maio ricordi, che non faccia come altri” ha dichiarato Salvini stamattina, riferendosi ai molti “non ricordo” dell’ex ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, già sentito come testimone nella precedente udienza insieme alla ex collega titolare della Difesa, Elisabetta Trenta. “I fatti sono fatti che uno sia nella stessa maggioranza o no" ha aggiunto il leader della Lega.

 

L’iter del procedimento

Quella di oggi è la terza udienza sul caso. La era stata lo scorso 3 ottobre, quando Salvini era stato ascoltato per la prima volta a Catania. La Procura etnea, guidata da Carmelo Zuccaro, si era già pronunciata per l’archiviazione, valutando che "l’attesa di 3 giorni per uno sbarco" non possa "considerarsi un’illegittima privazione della libertà" dei migranti a bordo della nave. Inoltre, è stato ritenuto per gli inquirenti sulla nave vennero "garantiti assistenza medica, viveri e beni di prima necessità" e "lo sbarco immediato di malati e minorenni", come ribadito dallo stesso Salvini nella sua memoria difensiva, depositata a Catania negli scorsi giorni.

 

Secondo il Tribunale dei ministri, invece, Salvini è responsabile di aver "determinato consapevolmente l’illegittima privazione della libertà personale" dei migranti, "costretti a rimanere in condizioni psicofisiche critiche" a bordo. I tre giudici per i reati ministeriali hanno inoltre sostenuto come "non vi fossero ragioni tecniche ostative all'autorizzazione allo sbarco", aggiungendo che "le persone soccorse potevano tempestivamente essere sbarcate e avviate all'hot spot di prima accoglienza per l'identificazione, salvo poi essere smistate secondo gli accordi eventualmente raggiunti a livello europeo".

Secondo la difesa, la volontà di impedire lo sbarco era finalizzata proprio a una strategia politica, cioè a indurre i paesi Ue a intervenire per la ricollocazione dei migranti, tanto che nella memoria difensiva si legge che "la permanenza a bordo" era "funzionale solo a consentire la conclusione della procedura di redistribuzione" in Europa dei migranti.

Cosa rischia Salvini

Matteo Salvini rischia una condanna, per sequestro di persona, fino a 15 anni di carcere.

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