L’iniziativa israeliana

Covid, Israele riapre con il Green Pass: ecco cos’è e come funziona

Il Green pass assicura l’accesso a diversi servizi e può esser richiesto da chi ha ricevuto le due dosi di vaccino o è guarito dal Covid-19: come funziona

Covid, Israele riapre con il Green Pass: ecco cos’è e come funziona

Palestre, piscine, hotel, ma anche eventi culturali e sportivi. Israele riapre le attività rimaste chiuse a causa dell'emergenza Covid e si prepara a tornare gradualmente alla normalità grazie al Green Pass. Ossia la "carta verde" che consente, a chi ha già ricevuto le due dosi del vaccino o è guarito dal Covid-19, di poter usufruire di questi servizi. Sempre però indossando la mascherina.


Il Paese può vantare infatti la migliore campagna di vaccinazione al mondo: nel weekend a Tel Aviv è stata anche lanciata l'iniziativa del "vaccine bar" per convincere i più giovani a vaccinarsi.

 

Green Pass: cos'è e come funziona

Il Green Pass è un certificato digitale da richiedere online sul sito web, tramite l'app o chiamando il call center, una settimana dopo aver ricevuto la seconda dose di vaccino anti-Covid. Emesso dal Ministero della Salute, ha una durata di sei mesi. Permette l'ingresso a determinati servizi come, appunto, le palestre, i luoghi di culto, gli eventi: deve essere esibito tramite app insieme a un documento d'identità.

Per due settimane sarà valido anche il certificato di vaccinazione, considerando i problemi tecnici riscontrati dal sito e dall'app a causa dell'alto numero di richieste ricevute per il Green Pass.

 

Israele, riaperti anche negozi e scuole

Oltre alle riaperture per chi possiede il Green Pass, il Governo ha deciso di allentare le restruzioni anche per il resto della popolazione. Da domenica 21 febbraio hanno riaperto anche i negozi di strada, i centri commerciali, i mercati, i musei e le librerie per tutti gli israeliani, ma sempre mantenendo ferree regole anti-Covid.
Sono riprese le lezioni in presenza in alcune scuole; restano invece bloccati i voli internazionali fino al 6 marzo.
Intanto il il premier Benjamin Netanyahu sta cercando un accordo con Grecia e Cipro per permettere ai vaccinati di oltrepassare le frontiere in primavera.
Israele ha potuto adottare la soluzione del "Green pass" grazie all'elevato numero di vaccinati del Paese: secondo gli ultimi dati, oltre il 49% dei cittadini ha ricevuto almeno una dose del vaccino Pfizer, mentre circa 2,9 milioni di abitanti hanno già ricevuto la seconda.

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