Scuola e Covid

Contagi nelle scuole: ecco i dati. Ma da lunedì 6 milioni in Dad

Se alcune ricerche mostrano un limitato contagio fino ai 10 anni, altri nuovi studi indicano invece un rischio maggiore dagli 11 ai 19 anni, dentro e fuori

Contagi nelle scuole: ecco i dati. Ma da lunedì 6 milioni in Dad

Le scuole sono veicolo di contagio? E’ la domanda che ricorre ciclicamente e oggi più che mai, visto che da lunedì e per effetto del primo Dpcm del governo Draghi, 6 milioni di studenti e alunni rischiano di tornare in Dad.

Alcuni studi, pubblicati su riviste accreditate come The Lancet e che avevano trovato conferme anche nei dati del ministero della Salute e dell'Istituto Superiore di Sanità, sembravano indicare che gli istituti scolastici non sono luoghi “a rischio”, anche per le strette misure previste dai protocolli sanitari. Ora, però, altre ricerche mostrano dati nuovi, confermati da un esperto del Cnr.

Ecco cosa è emerso.

 

Cosa si sapeva finora e cosa si è scoperto

Come indicato da una ricerca pubblicata sulla rivista The Lancet nel periodo dal 26 settembre al 10 ottobre 2020, l’influenza della scuola sull’andamento dei contagi sarebbe stato minimo.

Sembrano diverse, le indicazioni emerse da altri studi, condotti in Italia e all’estero. A dirlo è Giovanni Sebastiani, matematico dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘Mauro Picone’ del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac). Secondo l’esperto, citato da La Tecnica della Scuola, ci sono “evidenze a favore dell’ipotesi dell’influenza della scuola, con tutti i fattori connessi, come trasporti, socialità extra-scolastica, sul contagio”. “La correlazione fra l’inizio della scuola a metà settembre 2020 e l’inizio della crescita esponenziale due settimane più tardi è stata rilevata anche dallo stesso Sebastiani e dal virologo Giorgio Palù sulla rivista Viruses” spiega la rivista specialistica.

 

Quali sono le età “a rischio”

Da quanto emerso da una ricerca di Fondazione Kessler e Istituto Superiore di Sanità, pubblicata sulla rivista Pnas, nella fascia 0-13 anni ci sarebbe un impatto limitato della frequenza scolastica sull’andamento dei contagi complessivi, analizzati in base all’indice Rt. La situazione cambierebbe, invece, con l’aumentare dell’età degli studenti, in particolare nella fascia 14-19, dove si parla di conseguenze “importanti”.

Secondo La Tecnica della Scuola, “per lo stesso Sebastiani, i dati delle scuole in Piemonte relativi a novembre 2020 trovano aumenti statisticamente significativi nella percentuale di positivi tra gli studenti nella fascia 11-19 anni e ancora più tra il personale scolastico rispetto alla popolazione”.

 

Le ricerche nel Regno Unito

La conferma arriverebbe anche da rilevazioni condotte nel Regno Unito e negli Usa, riprese ancora una volta da Lancet e Science, secondo cui l’apertura delle scuole aumenta l’Rt del 25%, mentre la chiusura lo riduce del 35%.

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