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Lazio, passaporto vaccinale da metà marzo: cos’è, come funziona

Da oggi il via alle prenotazioni per i vaccini per i nati nel 1944 e 1945. Intanto a giorni arriva il certificato per gli immunizzati. In cosa consiste

Lazio, passaporto vaccinale da metà marzo: cos’è, come funziona

Il fac-simile è già pronto ed è stato presentato dalla Regione Lazio che a giorni darà il via alla possibilità di scaricare il proprio passaporto vaccinale o certificato vaccinale. Mentre in Europa se ne discute e il 23 marzo ci sarà un nuovo vertice per decidere i dettagli del documento elettronico, gli abitanti laziali potranno già contare sul “lasciapassare” riservato a chi si è sottoposto a due dosi di vaccinazione. Si accelera, intanto, nella campagna vaccinale, con il via alle prenotazioni delle somministrazioni per i nati nel 1944 e 1945.

 

Passaporto vaccinale: quando arriva

Sulla scia anche di quanto avvenuto in Sardegna con l’introduzione del “passaporto” per gli immunizzati, ha predisposto un “lasciapassare” per tutti coloro che ricevono due dosi di vaccino. Sarà disponibile da metà marzo e funzionerà in modo analogo a al Digital Green Pass a cui lavora l’Europa. Al momento si tratta della prima iniziativa di questo genere in Italia, perché per poter accedere in Sardegna, in mancanza di doppia inoculazione di siero, è possibile sottoporsi a test molecolare o autoisolarsi in quarantena.

 

Come funziona a cosa serve

Come è stato mostrato nel fac-simile, si potrà scaricare dal sito della Regione Lazio. Conterrà i dati anagrafici del soggetto, il codice fiscale, il tipo di vaccino ricevuto e la data di entrambe le somministrazioni.

Sarà leggibile anche tramite QRCode e farà riferimento all’anagrafe vaccinale della Regione Lazio. Sarà possibile anche stamparlo in versione cartacea. Nelle intenzioni dell’Amministrazione regionale, darà la possibilità di accesso a luoghi pubblici come cinema, musei, palestre e piscine, quando saranno riaperti.

 

“Uno sforzo per tornare a vivere”

“Facciamo ogni sforzo per tornare a vivere, a lavorare e produrre in sicurezza per il bene dell’Italia”. Così il governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha presentato l’arrivo del certificato vaccinale. A fargli eco l’Assessore alla Sanità, Alessio Amato: “A metà del mese tutti i cittadini del Lazio sottoposti a vaccinazione, già oltre 500mila, potranno scaricare online l'attestato di certificazione vaccinale che potrà essere utile in futuro in base alle disposizioni che il Governo o l'Ue vorranno emanare”.

 

Calendario vaccinale: tocca ai nati nel 1944/45

Intanto prosegue la somministrazione dei vaccini, che vede il Lazio come la Regione in testa a livello nazionale per numero di dosi offerte. Da oggi, martedì 9 marzo, è possibile prenotarsi per i nati nel 1944 e 1945. Dopo gli operatori sanitari e gli over 80, dunque, si passa agli over 70 con questo calendario:

-10 marzo: cittadini residenti nel Lazio di 77 e 76 anni (nati nel 1944 e 1945)

-12 marzo: cittadini residenti nel Lazio di 75 e 74 anni (nati nel 1946 e 1947)

-15 marz: cittadini residenti nel Lazio di 73 e 72 anni (nati nel 1948 e 1949)

La Regione si è affidata alla piattaforma online (prenotazionevaccinocovid.regione.lazio.it/welcome). E’ necessario disporre della tessera sanitaria.

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