Il caso giapponese

Allarme quarta ondata in Giappone, con la variante nipponica “Eek”

Mentre il Regno Unito si prepara a riaprire pub, palestre e attività dal 12 aprile, Tokyo teme per le Olimpiadi estive. Cosa sappiamo della sottomutazione

Allarme quarta ondata in Giappone, con la variante nipponica “Eek”

L’allarme arriva da Osaka e rimbalza fino a Tokyo dove si teme per una quarta ondata e soprattutto che salti l’appuntamento con le Olimpiadi, già rinviato dallo scorso anno, sempre a causa della pandemia. La preoccupazione è data dalla scoperta di una variante, che deriva da quella inglese e che pare sia ancora più aggressiva. Da qui l’esigenza di aumentare il ritmo delle vaccinazioni.

Al contrario, va verso le riaperture il Regno Unito, dove il premier, Borsi Johnson, ha annunciato un allenamento delle restrizioni dal 12 aprile. Lui stesso ha fatto sapere che "festeggerà" bevendo una pinta di birra. 

 

La variante giapponese Eek

Il timore è che la nuova variante giapponese, al pari di quella inglese, sudafricana e brasiliana, possa risultare più infettiva e potenzialmente resistente ai vaccini, che non sono ancora ampiamente disponibili in Giappone. La situazione peggiore si sta registrando a Osaka, dove le infezioni hanno subito un’impennata la scorsa settimana e dove sono scattate una zona rossa e nuove restrizioni che proseguiranno per un mese.

La variante del Covid-19 scoperta per la prima volta in Gran Bretagna si è diffusa particolarmente in questa regione e quella appena identificata ne sembra una sottomutazione (E484K), chiamata Eek e individuata a marzo in un ospedale della capitale, il Tokyo Medical and Dental University Medical Hospital. Secondo Koji Wada, consigliere del governo sulla pandemia, sarebbe responsabile del picco di ricoveri negli ospedali nelle ultime ore: ben 10 persone su 14 positive ne sarebbero state infettate e, secondo l'agenzia Reuters, negli ultimi due mesi 12 su 36 pazienti Covid hanno portato la mutazione, senza aver viaggiato all’estero, dunque l’E484K al momento si sarebbe formata all’interno del Giappone.

 

Il rischio di una quarta ondata

Il Giappone, dove la terza ondata si era registrata a gennaio ed era seguita a un calo sensibile di contagi, rischia dunque di dover affrontare un quarto periodo di rialzo di infezioni. “La quarta ondata sarà più grande" ha detto Wada, professore presso l'Università internazionale di Salute e benessere di Tokyo. "Dobbiamo iniziare a discutere di come utilizzare queste misure mirate per l'area di Tokyo".

 

Corsa ai vaccini per “salvare” Tokyo 2021

Come riporta il quotidiano nipponico Asahi "la vaccinazione degli anziani inizierà il 12 di questo mese, i vaccini saranno consegnati ai governi locali da questa settimana. Il 26 aprile, il governo prevede di distribuire 4.000 scatole di vaccini a livello nazionale per un periodo di due settimane". Il rischio, infatti, è che un nuovo periodo di restrizioni a causa di un aumento di casi di covid comprometta definitivamente la possibilità di ospitare i Giochi olimpici estivi, già in programma nel 2020 e rinviati di un anno a causa della pandemia.

La variante inglese è già molto diffusa nella regione di Osaka e ha costretto a cancellare le tappe locali della "staffetta" della fiamma olimpica. Il Giappone, circa 126 milioni di abitanti, ha finora registrato 486.592 casi di Covid e 4.785 decessi. Secondo Bloomberg, sono stati somministrati 1,1 milioni di dosi di vaccini, pari allo 0,4% della popolazione immunizzata.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA