L’inchiesta sulle mascherine

Arcuri indagato per “il caso mascherine”: chi è coinvolto, i reati

L’ex commissario straordinario all’emergenza Covid commenta: “Non ne sapevo nulla”. Su cosa indaga la Procura di Roma, i nomi e le ipotesi di reato

Arcuri indagato per “il caso mascherine”: chi è coinvolto, i reati

Dopo la notizia della presunta iscrizione nel registro degli indagati dell’ex commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, il diretto interessato ha risposto di non essere a conoscenza del provvedimento. A scrivere del fascicolo, aperto dalla Procura di Roma e nel quale figurerebbe anche il nome di Arcuri, è stato il quotidiano La Verità diretto da Maurizio Belpietro.

 

Arcuri indagato, secondo La Verità

In base a quanto rivelato dal quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, la procura di Roma indagherebbe per peculato sia Domenico Arcuri, sia il suo ex collaboratore, Antonio Fabbrocini. Nei confronti di Arcuri, poi sostituito da Draghi con il generale Figliuolo, si ipotizzerebbe anche il reato di appropriazione indebita. Per entrambi il gip del Tribunale di Roma, Paolo Andrea Taviano, deve ancora pronunciarsi sulla richiesta di archiviazione del reato di corruzione che il 9 novembre aveva presentato la stessa procura.

 

L’inchiesta sulle mascherine

Sono quattro le società finite nel mirino del nucleo valutario della Guardia di Finanza. L’inchiesta sulle forniture delle mascherine dalla Cina della Procura di Roma è partita nell’estate del 2020 quando Domenico Arcuri, attualmente amministratore delegato di Invitalia, era commissario per l’emergenza Covid 19. Gli inquirenti, coordinati dal Procuratore capo Michele Prestipino, stanno chiarendo i dettagli della fornitura da 801 milioni di mascherine, che l’Italia ha acquistato dalla Cina per 1,25 miliardi di euro. In base a quanto emerso finora i reati ipotizzati vanno dal traffico di influenze illecite alla ricettazione, dal riciclaggio all'auto-riciclaggio. Fra gli altri indagati figura di spicco c’è l’ex giornalista Rai, Mario Benotti, noto per le sue conoscenze trasversali anche al mondo della politica.

 

Il ruolo dell'ex giornalista Rai, Benotti

La procura ritiene che Benotti, "sfruttando le sue relazioni personali con Arcuri", si sia fatto "promettere e dare, indebitamente, dall'imprenditore Andrea Vincenzo Tommasi (che a sua volta agiva in concorso con Daniele Guidi, Jorge Edisson San Andres Solis) la somma di quasi 12 milioni di euro” per la sua mediazione illecita, “perché svolta al di fuori di un ruolo istituzionale-professionale, siccome occulta e fondata sulle relazioni personali" con l'ormai ex Commissario "in ordine alle commesse di fornitura di dispositivi di protezione individuali ordinate dallo stesso Arcuri a tre società cinesi, individuate da Tommasi in partenariato con Guidi e Solis, i quali ricevevano provvigioni rispettivamente di 60 milioni e di 5,8 milioni di euro". Le accuse sarebbero aggravate dal reato transazionale. L’inchiesta ha già portato anche ai sequestri dei beni di alcuni indagati e a provvedimenti cautelari e misure interdittive, poi revocati dal gip il 12 marzo sul presupposto che i reati contestati non sarebbero stati più reiterati perché nel frattempo la struttura commissariale non era più guidata da Arcuri.

 

La risposta di Arcuri: “Non so nulla”

In una nota stampa l’attuale Amministratore delegato di Invitalia, ha fatto sapere di non essere a conoscenza di quanto riportato da La Verità: "Il dottor Arcuri, nonché la struttura già preposta alla gestione dell'emergenza continueranno - si legge - come da inizio indagine, a collaborare con le autorità inquirenti nonché a fornire loro ogni informazione utile allo svolgimento delle indagini".

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