Il caso Floyd

Caso Floyd, attesa la sentenza. Manifestanti fuori dal Tribunale

Cresce la tensione a Minneapolis, in attesa del verdetto per la morte dell’afroamericano. Il presidente Biden pensa a un discorso dopo il pronunciamento

Caso Floyd, attesa la sentenza. Manifestanti fuori dal Tribunale

E’ alle battute finali il processo a carico dell'agente di polizia Derek Chauvin, accusato di avere ucciso George Floyd dopo avere premuto per oltre 8 minuti il suo ginocchio sul collo dell'afroamericano. A un anno dalla morte dell’uomo, cresce la tensione per la sentenza su un caso che è diventato simbolo delle violenze della polizia “bianca” nei confronti di cittadini afroamericani.

I giudici dovrebbero pronunciarsi entro domani, 21 aprile.

 

Manifestanti a Minneapolis

Nonostante la città sia stata di fatto “blindata” da settimane, con un rafforzamento degli agenti a protezione degli edifici pubblici del centro, l’arrivo di uomini della Guardia Nazionale ed elicotteri che sorvolano la città, a Minneapolis la tensione continua a crescere, in attesa del verdetto dei giudici. Alcuni dimostranti si sono dati appuntamento nelle scorse ore davanti al Tribunale dove si celebra il processo sul caso Floyd, l’uomo morto dopo che un agente, Derek Chauvin, gli ha premuto il proprio ginocchio sul collo per immobilizzarlo in seguito al fermo. Nei giorni scorsi era stato mostrato in aula un nuovo video shock.

Ai sostenitori del movimento Black Lives Matter si sono uniti alcuni danzatori nativi americani.

 

Il verdetto

La giuria dovrebbe pronunciarsi entro mercoledì 21 aprile. E’ composta da 12 persone, sei bianchi, quattro neri e due multirazziali. I giudici dovranno deliberare a breve decidendo se Chauvin è colpevole o meno di omicidio, ma anche eventualmente di che tipo di omicidio, se volontario o preterintenzionale.

Le arringhe finali sono terminate. Il giudice Peter Cahill ha letto ai giurati le istruzioni prima che lasciassero l'aula, esortando: "Prendetevi il tempo necessario. Valutate attentamente le prove, non saltate a conclusioni sulla base delle vostre esperienze. La legge richiede una decisione sulla base delle prove. La vostra decisione deve essere unanime e non dovete essere influenzati dalle possibili conseguenze della vostra decisione".

La morte di Floyd, il 25 maggio 2020, ha scatenato in tutto il paese un'ondata di proteste e il Presidente Usa, Joe Biden, valuta se tenere un discorso alla nazione dopo il verdetto.

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