La scuola riapre a metà

Scuola, decreto Riaperture: Draghi scende a compromessi, accetta 60%

Riportare in classe il 100% della popolazione scolastica non è stato possibile. Draghi accetta compromesso: almeno 60% degli alunni delle superiori

Scuola, decreto Riaperture: Draghi scende a compromessi, accetta 60%

A poco più di un mese dalla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021 si decide di riaprire la scuola su tutto il territorio nazionale, anche per le scuole superiori e nelle zone rosse.

 

Il premier Mario Draghi aveva garantito il ritorno in presenza di tutti gli studenti italiani in zona gialla e arancione, ma ha dovuto cedere ad una soluzione di compromesso con le Regioni: potranno tornare in classe almeno il 60% degli alunni delle scuole secondarie di secondo grado.

 

La riapertura delle scuole verrà disciplinata dal decreto Riaperture, oggi 21 aprile 2021 sul tavolo del Consiglio dei Ministri, che entrerà in vigore dal 26 aprile fino al 31 luglio 2021.

 

Scuola, con il decreto Riaperture si torna in presenza anche in zona rossa

La cautela vince sulla voglia di far tornare in presenza il 100% degli studenti in aula nell’ultimo mese e mezzo di scuola.

 

L’anno scolastico 2020-2021 sarà ricordato come un anno di sofferenza, con gli alunni che hanno alternato settimane di presenza a scuola con la Dad da casa per via della pandemia.

 

Il premier Mario Draghi aveva dichiarato in una conferenza stampa che nell’ultimo mese di scuola tutti gli alunni sarebbero tornati sui banchi, anche quelli delle zone rosse ma evidentemente le pressioni delle Regioni sono state più forti, costringendo l’inquilino di Palazzo Chigi ad accontentarsi del 60% nelle zone gialle ed arancioni e del 50% nelle zone rosse. Due i motivi della mancata riapertura totale delle scuole: i limiti strutturali delle scuole italiane e la questione irrisolta dei trasporti pubblici.

 

Nelle zone rosse in presenza almeno il 50% degli alunni delle superiori

Nella bozza del decreto Riaperture si legge che dal 26 aprile e fino alla conclusione dell'anno scolastico 2020-2021, è assicurato in presenza sull'intero territorio nazionale lo svolgimento dell'attività scolastica e didattica della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, nonché delle attività scolastiche e didattiche della scuola secondaria di secondo grado almeno per il 50 per cento della popolazione studentesca.

 

Queste disposizioni non possono in alcun modo essere derogate da provvedimenti dei presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano e dei sindaci, a meno di “casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus sars-cov-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica".

 

Il decreto Riaperture specifica le percentuali di presenza garantita alle superiori a seconda del colore delle diverse Regioni. Per le zone rosse le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adotteranno forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica, con l'attività didattica in presenza per almeno il 50 per cento, e, fino a un massimo del 75 per cento della popolazione studentesca mentre nelle zone gialla e arancione, per almeno il 60 per cento e fino al 100 per cento della popolazione studentesca. La restante parte della popolazione studentesca si avvarrà della didattica a distanza.

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