Verso le riaperture

Regioni: incontro urgente col Governo per coprifuoco e scuola

I Governatori in pressing sull’esecutivo per non compromettere la stagione turistica. Gelmini: “Coprifuoco non fino al 31 luglio”. Deroghe per la scuola

Regioni: incontro urgente col Governo per coprifuoco e scuola

Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, entra oggi in vigore il decreto sulle riaperture a partire dal 26 aprile. Ma resta la richiesta urgente di un incontro con l’esecutivo guidato da Mario Draghi, da parte delle Regioni. I Governatori chiedono uno slittamento dell’inizio del coprifuoco almeno alle 23, per salvaguardare la stagione turistica, e sulla scuola, con la cui riapertura temono un rialzo dei contagi e lamentano la necessità di più tempo per la riorganizzazione (specie del trasporto pubblico).

 

Le richieste delle Regioni

"La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome - si legge in una nota - ha deciso di inviare una lettera al presidente del Consiglio per sottoporre alla sua attenzione le proposte prioritarie rispetto alle misure in via di adozione con il prossimo decreto legge, dando la disponibilità per un incontro urgente prima della pubblicazione del provvedimento". Il decreto è stato pubblicato ed è entrato in vigore a mezzanotte, ma sul tavolo resta soprattutto il coprifuoco, nonostante sia stato annunciato un “tagliando” a metà maggio con una possibile revisione di alcune norme. "In ragione dell'approssimarsi della stagione estiva caratterizzata dall'ora legale e, in considerazione della riapertura delle attività sociali e culturali" le Regioni chiedono di spostare almeno alle 23 l’inizio del corprifuoco.

 

Gelmini: “Emergenza non durerà fino al 31 luglio”

A gettare acqua sul fuoco delle polemiche ci ha pensato il ministro agli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, che ha chiarito che lo stato di emergenza non durerà fino al 31 luglio, o quantomeno non tutte le misure ad esso collegate. Dura l’opposizione, con Giorgia Meloni (FdI): " Non penso che si possa definire un 'decreto riaperture' quello che è stato approvato ieri dal governo. Prevedere il coprifuoco alle 22 fino al 31 luglio è una misura folle, devastante, assolutamente irragionevole e punitiva". D’accordo, però, anche il Governatore della Puglia, Michele Emiliano (Pd): "Prevedere il coprifuoco alle 22 fino al 31 luglio è una misura folle, devastante, assolutamente irragionevole e punitiva".

 

Il nodo scuola

"Sulla scuola c'è un problema politico e istituzionale importante. In Consiglio dei ministri è stato cambiato un accordo siglato tra istituzioni e questo è un precedente molto grave, non credo sia mai successo" ha attaccato il presidente della Conferenza Stato Regioni, Massimiliano Fedriga. Anche in questo caso è stata Gelmini a intervenire: "Sulla didattica in presenza le Regioni avevano chiesto di partire dal 60% ed in questo senso avevamo raggiunto un accordo. Draghi ha chiesto di fare uno sforzo ulteriore, ha posto un obiettivo minimo più alto, per cercare di far tutti meglio, ogni giorno. Nel decreto ci sarà scritto il 70%: ma non metteremo a rischio nessuno. Se non sarà possibile assicurare queste quote - conclude - Regioni ed enti locali potranno derogare. Stiamo lavorando per trovare la quadra".

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