No alla discriminazione

Omotransfobia ddl Zan calendarizzato al Senato. Polemica relatore Lega

Calendarizzato al Senato il ddl Zan, legge contro l’Omotransfobia, scoppia la polemica sul nome del relatore del provvedimento: senatore leghista Ostellari

Omotransfobia ddl Zan calendarizzato al Senato. Polemica relatore Lega

Il disegno di legge contro l’omotransfobia, conosciuto come ddl Zan, è stato calendarizzato a Palazzo Madama. La buona notizia viene subito offuscata da una nuova polemica riferita al nome del relatore del provvedimento: Andrea Ostellari, presidente della Commissione Giustizia al Senato, nonché senatore della Lega.

 

Sui social parte lo scontro Salvini-Fedez mentre i vescovi italiani ribadiscono i propri dubbi anche alla luce delle differenti posizioni tra politici e personaggi del mondo della cultura.

 

Omofobia: calendarizzato in Senato il ddl Zan. Polemica relatore Ostellari

Calendarizzato in Senato il ddl Zan, la legge contro l'omotransfobia, ma con molte polemiche al seguito.

 

Il fatto che il leghista Ostellarinomini se stesso come relatore è un atto di prepotenza per perdere altro tempo – dichiara la deputata dem Laura Boldrini -. L'omotransfobia e la misoginia feriscono le vite delle persone. Per questo va approvata subito la legge".

 

Il senatore leghista Simone Pillon rassicura: “Ora massima fiducia nel lavoro del presidente Ostellari, che saprà tenere in considerazione tutti gli aspetti critici segnalati da noi, ma che credo emergeranno anche dalla società civile nel corso dell'iter".

 

Chi invece invita a “non cadere in tranelli e provocazioni” è il senatore Leu Pietro Grasso, per evitare che le proposte di modifica finiscano “per mettere la legge su un binario morto". 

 

"Adesso apriamo il confronto in aula e approviamo la legge quanto prima. Non c'è tempo da perdere", ha ribadito l’ex ministra di Italia Viva Teresa Bellanova.

 

Ddl Zan: polemica social Salvini-Fedez su relatore Ostellari

I vescovi italiani osservano che attorno al ddl Zan ci sono ancora “troppi dubbi, serve un dialogo aperto senza pregiudizi”. In questi mesi – scrive la presidenza della Cei - sono affiorati diversi dubbi sul testo del ddl Zan in materia di violenza e discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere, condivisi da persone di diversi orizzonti politici e culturali. È necessario che un testo così importante cresca con il dialogo e non sia uno strumento che fornisca ambiguità interpretative”.

 

Nel frattempo scoppia la polemica sui social tra Salvini e il cantante Fedez, partita dal tweet del rapper: “Neanche il tempo di festeggiare".

 

"Chi discrimina, insulta o aggredisce in base al colore della pelle, all'aspetto fisico o alle scelte in amore è un cretino e va punito – risponde il leader della Lega -. Senza togliere a nessuno la libertà di pensare che un bimbo abbia diritto ad avere una mamma e un papà e che l'utero in affitto sia una barbarie sulla pelle delle donne", aggiunge Salvini.

 

La strada da percorrere sembra ancora molto lunga.

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