Non bastava il Covid. A mettere in ginocchio l’India ci pensa anche il cosiddetto “fungo nero” che sta colpendo centinaia di persone nel paese asiatico. Colpisce le vie respiratorie e non solo, ma mancano farmaci per le cure.
Cos’è il “fungo nero”
E una mucormicosi, causata dall’esposizione a un gruppo di muffe chiamate mucormiceti. E’ indicato comunemente come “fungo nero” ed è caratterizzato da un alto tasso di mortalità e dal rischio di provocare mutilazioni ai pazienti sopravvissuti. Colpisce le persone con un sistema immunitario debole e al momento si sta diffondendo nelle città più piccole e nelle aree rurali. Secondo gli esperti viene utilizzato questo termine per identificarla in modo non scientifico perché spesso è accompagnata da un annerimento delle aree intorno al naso.
Le cause
E’ comune tra i pazienti affetti da diabete ed è legata a un uso non regolamentato di steroidi, che sono impiegati anche come terapia salvavita in caso di Covid. Il sospetto è che, di fronte all’emergenza sanitaria da Sars-Cov2, sia aumentato il ricorso proprio a questa categoria di farmaci.
L’abuso di droghe legali, però, potrebbe aver dato il suo contributo, perché molto diffuso in India, dove la maggior parte dei farmaci, inclusi gli steroidi, sono disponibili nelle farmacie senza bisogno di particolari ricette. Nei pazienti col sistema immunitario depresso il fungo attecchisce maggiormente, tramite ferite, naso e occhi, raggiungendo anche i polmoni e il cervello. Per evitare che arrivi in quest’area spesso si ricorre a operazioni invasive, che prevedono la rimozione dei tessuti necrotici dal cavo orale e anche degli occhi.
Il “fungo nero” è l’ultimo dramma con cui ha a che fare il paese, come denunciato dal primo ministro, Narendra Modi.
La diffusione
Al momento risultano confermati circa 5000 casi identificati tra i pazienti con Covid-19 in tutto il paese, ma la cifra potrebbe essere molto più alta, visto che solo pochi governi statali hanno segnalato casi alle autorità sanitarie. Lo stato del Maharashtra ha registrato 1500 casi di mucormicosi e 90 decessi, mentre altri casi sono stati segnalati a Nuova Delhi, Karnataka, Haryana, e negli stati del Madhya Pradesh e del Rajasthan.
Il ministero della Salute federale ha esortato, però, i singoli a dichiarare la malattia un’epidemia, sulla base di quanto previsto dalla legge, rendendo obbligatorio per gli ospedali riportare i casi alle autorità federali.
India sempre più in ginocchio
L’India è il secondo paese più colpito al mondo dalla pandemia, e nelle ultime 24h ha segnalato 259.551 nuove infezioni e 4209 decessi legati al coronavirus.