Fuori controllo

India, verso i 20 milioni di contagi. A rischio fornitura vaccini

Preoccupa la situazione in India, ora il secondo paese più colpito dalla pandemia. La crisi sanitaria rischia di compromettere le campagne vaccinali

India, verso i 20 milioni di contagi. A rischio fornitura vaccini

L’India è ormai vicina alla cifra totale dei 20 milioni di contagi: è ora il secondo Paese al mondo con il più alto numero di contagi da Covid-19 dopo gli Stati Uniti.

Un numero superiore anche al Brasile. Una situazione allarmante, con un sistema sanitario che, soprattutto nelle città più grandi, è sottoposto a una pressione senza precedenti.

Non ci sono posti letto disponibili e mancano strumenti essenziali come l’ossigeno.

I corpi dei defunti vengono cremati, secondo il rituale indù, anche in strada: le pire bruciano senza sosta, spesso utilizzando mezzi improvvisati.
Il totale dei decessi ha raggiunto quota oltre 218 mila, anche se il numero di vittime potrebbe essere ben più alto.

 

India, le cause della crescita esponenziale dei contagi

A cosa è dovuto questo picco di contagi registrato nel paese, esplosi nelle ultime settimane? Secondo quanto riportato dal Guardian, all’inizio di febbraio il Paese sembrava avere sotto controllo il virus, dove i casi erano circa 10mila al giorno (numero considerato basso su una popolazione di oltre 1,3 miliardi di persone).

Ma la mancanza di preparazione del governo centrale, che ha troppo presto allentato le misure anti-Covid già scarsamente rispettate, unito alla diffusione della nuova variante indiana, hanno contribuito a rendere la situazione esplosiva. Soprattutto considerando che a partire da gennaio, sottolinea sempre il Guardian, è stato consentito lo svolgimento di ricorrenze legate alla tradizione indù come il pellegrinaggio di massa Kumbh Mela a Haridwar, che ha richiamato oltre 25 milioni di persone, senza alcuna attenzione a ogni minima misura anti-contagio. Infatti il Covid-19 non ha fermato neanche il tradizionale bagno nel fiume Gange, previsto nel rito, che ha provocato migliaia di infezioni.

 

La campagna di vaccinazione in India

In India la campagna vaccinale prosegue a rilento: molti stati hanno subito lamentato la mancanza di dosi.

Il Governo ha annunciato che ha aperto le vaccinazioni per tutti gli adulti, circa 900 milioni di persone, ma ma l’impresa sarà particolarmente ardua. Nonostante l’India sia uno dei principali produttori di vaccini al mondo, ha finora vaccinato meno del 2% della sua popolazione, secondo quanto riportato dal New York Times. E intanto il mondo si sta attivando per aiutare il Paese.
La crisi sanitaria in India potrebbe avere un impatto negativo anche sulle campagne vaccinali di altri Paesi, mettendo a rischio la fornitura globale di dosi, considerando la sua centralità nella produzione.

In particolare, verrebbero colpiti i Paesi economicamente svantaggiati, destinatari del COVAX, ossia il programma internazionale per garantire l’accesso ai vaccini anche ai paesi più poveri.

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