Le riforme

Recovery, Cdm approva il decreto su semplificazioni e governance

Dopo ore di trattative con sindacati e Regioni via libera al testo. Tra le novità soglia dei subappalti al 50% e Via dimezzata per le opere del Piano

Recovery, Cdm approva il decreto su semplificazioni e governance

Sono state ore di trattative serrate ma alla fine il decreto su governance semplificazione delle procedure per gestire il Piano di ripresa è passato ieri sera in Consiglio dei ministri. L’intesa finale con partiti, sindacati e Regioni fissa al 50% la soglia per i subappalti mentre arrivano nuove garanzie per i lavoratori e sui controlli antimafia. Il premier Draghi ha voluto chiudere a tutti i costi la partita: l’Italia ha adesso le carte in regola per ottenere il via libera di Bruxelles al Pnrr e accedere alla prima tranche di finanziamenti entro luglio.

 

Dopo lo stralcio dalla bozza iniziale del massimo ribasso, lo scontro è stato particolarmente acceso con Regioni e sindacati. Ma un punto di equilibrio è stato raggiunto con entrambi. Le nuove norme sui subappalti stabiliscono che fino al 31 ottobre la soglia sale dal 40 al 50%, poi dal primo novembre cambia il criterio per uniformarsi alle normative europee. E’ inoltre scritto, a tutela dei lavoratori e della legalità, che il subappaltatore dovrà garantire “gli stessi standard qualitativi e prestazionali previsti nel contratto di appalto” e riconoscere “ai lavoratori lo stesso trattamento economico e normativo che avrebbe garantito il contraente principale, incluso il contratto collettivo nazionale”.

Le stazioni appaltanti sono chiamate, fra l’altro, ad assicurare “una più intensa” tutela della sicurezza e a “prevenire il rischio di infiltrazioni”. Il compromesso soddisfa Pd, M5S e centrodestra. E anche le confederazioni sindacali parlano di “buon risultato”. 

 

Tra le novità introdotte dal decreto legge anche il dimezzamento dei tempi per la Via, la valutazione di impatto ambientale dei progetti previsti dal Piano e di tutte le opere ad esso collegate. E per le aziende che vogliano accedere ai bandi viene imposta una quota del 30% di assunzioni di giovani under 36 e donne. Slitta, invece, l’assunzione di 350 tecnici per la governance, rinviata a un decreto successivo, dedicato nello specifico alla pubblica amministrazione, e atteso in Cdm la prossima settimana. 

 

Quanto alla governace del Pnrr, pilastri si confermano Palazzo Chigi e il ministero dell'Economia. La responsabilità di indirizzo è assegnata alla presidenza del Consiglio dei ministri. La cabina di regia presieduta dal capo del governo sarà a ‘composizione variabile’. Di volta in volta partecipano i ministri e i sottosegretari competenti in base alle tematiche affrontate e i presidenti di Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano e il presidente della Conferenza quando sono esaminate questioni in ambito locale.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA