Big Tech Tax

G7, tassa minima al 15% sulle Big Tech. Draghi: “Accordo storico”

L’intesa sull’aliquota globale è stata raggiunta dai ministri delle Finanze al summit nel Regno Unito. L’accordo, appoggiato anche dal presidente Usa, Biden

G7, tassa minima al 15% sulle Big Tech. Draghi: “Accordo storico”

"Saluto con grande soddisfazione l'accordo sulla tassazione delle multinazionali raggiunto a Londra dai ministri delle finanze del G7. È un passo storico verso una maggiore equità e giustizia sociale per i cittadini".

Così il premier, Mario Draghi nel giorno dell’intesa sulla tassazione minima globale per le grandi imprese che operano nel settore tecnologico e informatico.

 

Un accordo unico al mondo, che ha trovato il sostegno anche del Presidente americano, Joe Biden.

 

La tassa minima al 15%

I ministri delle Finanze del G7 hanno raggiunto un accordo "sul principio di un'aliquota globale minima del 15% per la tassazione delle grandi imprese, applicata Paese per Paese". Ad annunciarlo è stato perp primo su Twitter il Tesoro britannico, parlando di "una stretta sull'elusione fiscale" che farà pagare "la giusta quota" alle multinazionali di Big Tech.

 

Sempre secondo il ministero inglese "le maggiori imprese globali, con margini di profitto di almeno il 10%, vedranno il 20% di tutti gli utili al di sopra di tale soglia riallocato e tassato nei Paesi dove effettuano vendite". E' un "accordo storico" sulla tassazione globale, dichiara il cancelliere dello Scacchiere inglese, Rishi Sunak.

 

In pratica la misura prevede una tassazione minima a prescindere da dove si trova la sede legale delle multinazionali, che sarà versata nel Paese da qui provengono gli utili. 

 

Gentiloni: Commissione al lavoro per estendere al G20

Soddisfazione arriva anche da Bruxelles, con il Commissario Ue per l’economia, Paolo Gentiloni, che ha indicato il prossimo obiettivo: “Le possibilità di un accordo globale sono notevolmente aumentate. Ora dobbiamo fare l'ultimo miglio per espandere questo consenso ai membri del G20 e a tutti i Paesi coinvolti nel quadro inclusivo dell'Ocse.

 

La Commissione contribuirà attivamente a queste discussioni multilaterali in corso per garantire il raggiungimento di un accordo ambizioso a luglio".

“A Londra – aveva detto - abbiamo compiuto un grande passo verso un accordo globale senza precedenti sulla riforma della tassazione delle imprese. E' stato un incontro molto positivo che ci ha permesso di costruire ponti su questioni cruciali".

 

Di Maio: "Misura a favore delle nostre imprese”

Anche il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, ha accolto positivamente quello che ha chiamato un “traguardo storico per cui ci stiamo battendo da tanto”.

 

Su Facebook il responsabile della Farnesina ha aggiunto: “E' una misura giusta, che crea finalmente una situazione di equilibrio a favore delle nostre imprese, soprattutto nei confronti di quelle multinazionali che hanno sede nei paradisi fiscali. Queste nuove condizioni daranno una forte spinta al nostro Paese".

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