Svolta israeliana

Israele, nasce il governo Bennett-Lapid. Netanyahu: “Iran festeggia”

La Knesset, il Parlamento israeliano, dà vita al nuovo esecutivo dopo 12 anni di guida da parte di Netanyahu. Il neo premier fino al 2024, poi staffetta

Israele, nasce il governo Bennett-Lapid. Netanyahu: “Iran festeggia”

È ufficiale. È finita l’era Netanyahu. Il governo di Naftali Bennett, nato con l’aspirazione di dare una svolta alla guida di Israele, ha ottenuto la fiducia della Knesset, il parlamento di Tel Aviv.

Con 60 voti a favore, 59 contrari e 1 astenuto, il nuovo esecutivo - sul filo di lana - sancisce la fine del mandato da presidente del Consiglio per Benjamin Netanyahu, che lascia dopo ben 12 anni.

 

Il nuovo premier israeliano

Si tratta, infatti, del primo Governo israeliano senza “Bibi” Netanyahu da oltre 12 anni, che diventano 15 considerando il primo ingresso in un esecutivo per l’ormai ex premier. Bennett diventa quindi il 13/o presidente del Consiglio nel 36° Governo del Paese.

 

Il primo Governo in “staffetta”

Il suo mandato durerà fino 27 agosto del 2023, quando scatterà per la prima volta una “staffetta al comando”. Bennet, infatti, lascerà il posto da premier a Yair Lapid. L’attuale maggioranza è composta da 8 partiti molto diversi tra loro: 3 sono di destra, ossia Yamina (il cui leader è il neo premier, Bennet; Israele casa Nostra (guidato dal “falco” Lieberman) e Nuova Speranza (la cui leadership è affidata a Saar); 2 di centro, cioè C'è futuro (guidato da Lapid), Blu Bianco (che ha come leader Gantz, ex alleato di Netayahu); 2 di sinistra, ossia i Laburisti di Micaheli e Meretz di Horowitz.

Nella nuova compagine di Governo c’è però spazio anche per Raam, guidato da Abbas, che è una formazione araba islamista, per la prima volta al potere.

A presidere la Knesset è stato eletto Miki Levi di 'C'è futuro’, con 67 voti su 120, che prende il posto di Yariv Levin del Likud, il partito dell’ex premier Netanyahu.

 

I festeggiamenti in piazza

Subito dopo il sì del Parlamento, migliaia di persone si sono radunate nella piazza Rabin di Tel Aviv, la stessa dove nel 1995 il premier laburista a cui è intitolata fu assassinato da un estremista ebreo di destra. Tra i manifestanti che festeggiavano c’erano molte bandiere nazionali israeliane insieme a quelle del movimento di protesta che da un anno chiedeva l’uscita di Benjamin Netanyahu. "Siamo intenzionati a ballare per tutta la notte, nessuno oggi vada a dormire" ha detto uno degli organizzatori.

 

Biden si congratula con Bennett

A poche ore dall’insediamento di Nafatli Bennett, Joe Biden si è congratulato con il neo premier e i componenti del nuovo governo israeliano. Il capo della Casa Bianca ha assicurato che collaborerà per confermare e rafforzare quella che ha definito la “nostra stretta e duratura relazione".

"Israele non ha amico migliore degli Stati Uniti. Il legame che unisce la nostra gente è la prova dei nostri valori condivisi e di decenni di cooperazione" ha aggiunto Biden, definendo “deciso e incrollabile” il sostegno americano alla sicurezza di Israele.

 

Netanyahu: “L’Iran festeggerà”

Dura la reazione dell’ex premier, Netanyahu, che ha rivolto un pensiero alle conseguenze nei rapporti con Teheran: "In Iran oggi festeggiano: comprendono che in Israele adesso ci sarà un governo debole ed ossequioso'', verso gli Stati Uniti. Lo ha affermato proprio il presidente del Consiglio uscente alla Knesset rivendicando i propri successi sia sul piano diplomatico sia su quello militare, in particolare per impedire all'Iran di dotarsi di armi atomiche.

 

"Dal momento in cui gli Stati Uniti torneranno all'accordo sul nucleare iraniano – ha detto Netanyahu - il futuro governo israeliano non autorizzerà nuove attività segrete in Iran"."Quel governo non è degno di restare in carica nemmeno un giorno" ha concluso.

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