Focus pensioni

Pensioni 2022: Quota 41 per tutti. Resta nodo penalizzazione assegno

In attesa che il confronto sulla Riforma delle Pensioni 2022 entri nel vivo si fa largo ipotesi Quota 41 per tutti. Cos’è, come funziona pensione anticipata

Pensioni 2022: Quota 41 per tutti. Resta nodo penalizzazione assegno

Prevista la scadenza naturale di Quota 100 a fine anno con scarse possibilità di proroga nonostante la recente apertura del sottosegretario all’Economia, Claudio Durigon.

 

Il ministro del Lavoro Orlando, alle prese con il problema blocco licenziamenti, dovrà trovare a breve una soluzione anche sulla questione previdenziale, con la Riforma delle Pensioni 2022 necessaria per evitare lo scalone di 5 anni che riporterebbe l’età pensionabile ai 67 anni della Legge Fornero a partire dal 1 gennaio 2022.

 

Riforma Pensioni 2022: si fa largo ipotesi Quota 41 per tutti

In attesa dell’apertura di un tavolo di confronto tra governo e sindacati sulla Riforma delle Pensioni 2022 guadagna sempre più consensi l’ipotesi Quota 41 per tutti, misura che concederebbe a tutte le categorie di lavoratori di andare in pensione con 41 anni di contributi versati senza alcun limite di età.

 

Bisogna però superare il nodo relativo alla penalizzazione dell’assegno pensionistico, con lo scontro vero e proprio tra esecutivo e confederazioni sindacali atteso in autunno.

 

Quota 41 per tutti: cos’è e come funziona pensione anticipata

Per il momento Quota 41 per tutti sembra trovare spazio di manovra nella Riforma delle Pensioni 2022.

 

Ricordiamo che la misura già esiste ma è riservata solamente a determinate categorie di lavoratori in possesso di specifici requisiti, come i precoci e gravosi.

 

Per essere più precisi la pensione anticipata per i lavoratori precoci è una prestazione economica erogata, a domanda, ai lavoratori che possono far valere 12 mesi di contribuzione effettiva antecedente al 19° anno di età (cosiddetti precoci), si trovano in determinate condizioni indicate dalla legge e perfezionano, entro il 31 dicembre 2026, 41 anni di contribuzione, spiega l’Inps.

 

Requisiti: Attualmente Quota 41 è riservata ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria, alle forme sostitutive o esclusive della medesima, in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, che possono far valere 12 mesi di contribuzione effettiva antecedente al 19° anno di età e che si trovano in una delle seguenti condizioni:

  • stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7, legge 15 luglio 1966, n. 604 e conclusione integrale della prestazione per la disoccupazione da almeno tre mesi;

  • invalidità superiore o uguale al 74% accertata dalle competenti commissioni mediche per il riconoscimento dell’invalidità civile;

  • assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto 70 anni oppure siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;

  • hanno svolto attività particolarmente faticose e pesanti ai sensi del decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67 (attività usurante di cui al decreto del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale 19 maggio 1999, addetti alla linea catena, lavoratori notturni, conducenti di veicoli di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti al trasporto collettivo);

  • sono lavoratori dipendenti che hanno svolto l’attività lavorativa cd. gravosa per almeno sette anni negli ultimi 10 anni, ovvero, per almeno sei anni negli ultimi sette anni di attività lavorativa.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA