Possibile squalifica

4x100 doping inglese: sospeso Ujah. La Gran Bretagna rischia l’argento

Il primo staffettista inglese è sotto indagine per una possibile violazione delle regole antidoping. Sospensione anche per altri tre atleti dopo il test

4x100 doping inglese: sospeso Ujah. La Gran Bretagna rischia l’argento

Olimpiadi di Tokyo 2020, si torna a parlare della finale della staffetta 4x100 uomini, ma non per la bellissima vittoria azzurra con il formidabile quartetto d’oro composto da Lorenzo Patta, Fausto Desalu, Filippo Tortu e dal campione olimpico dei 100 metri Marcell Jacobs, ma del caso doping che ha coinvolto e sconvolto la Gran Bretagna

 

4x100 doping inglese: sospeso Ujah

Il primo staffettista inglese, Chijindu Ujah è sotto indagine per una possibile violazione delle regole antidoping che, qualora confermata, potrebbe portare alla squalifica e alla cancellazione dell’argento per la squadra britannica battuta per un solo centesimo dagli azzurri. A comunicarlo è stata ieri sera è stata l’Athletics Integrity Unity (Aiu) che con una nota ha confermato che nel test antidoping effettuato da Ujah, al termine della staffetta è stata trovata una quantità anomale di ostarina MK-2866 e di S-23, entrambi farmaci Sarm ("Selective Androgen Receptor Modulators") che, a differenza degli steroidi anabolizzanti, interagiscono con i recettori tessutali degli ormoni androgeni (soprattutto testosterone), sostanze che favorendo lo sviluppo dei muscoli sono dunque vietate. Ujah è stato il primo frazionista britannico della staffetta 4x100, in cui la squadra della Gran Bretagna è arrivata seconda a un solo centesimo dall'Italia. L’atleta al momento è stato sospeso in via cautelare e potrà comunque richiedere le controanalisi.

 

Doping Olimpiadi di Tokyo, l’atleta britannico non è il solo

Ujah non è l’unico atleta ad essere stato sospeso, infatti, dopo i risultati dei test antidoping comunicati alla International Testing Agency, sono stati provvisoriamente sospesi altri tre atleti si tratta di Sadik Mikhou (Bahrein, 1500 metri), il georgiano Benik Abramyan (lancio del peso) e lo sprinter keniano Mark Otieno Odhiambo (Metasterone). "In conformità con le regole antidoping del Cio e le regole antidoping dell'atletica mondiale", si legge nel comunicato, "l'Athletics Integrity Unit (Aiu) ha avviato procedimenti disciplinari per determinare eventuali conseguenze oltre i Giochi di Tokyo 2020 da imporre a quattro atleti che potrebbero aver commesso violazioni delle regole antidoping a seguito di test effettuati dall'Agenzia internazionale di test durante Tokyo 2020”.

 

Ora si attende, conclude la Aiu, "la conclusione del procedimento contro gli atleti di cui sopra, che determinerà se sono state commesse violazioni delle norme antidoping e quali eventuali conseguenze dovrebbero essere imposte in relazione ai Giochi olimpici".

 

Qualora a Chijindu Ujah fosse confermata la violazione, la Gran Bretagna potrebbe perdere la medaglia d’argento.

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