La questione dei rifugiati

Profughi afghani, Lamorgese: “presa di Kabul accelera l’accoglienza”

Sull’accoglienza dei profughi l’Europa è già divisa tra il pugno duro dell’Austria che ha detto no e l’Albania pronta ad aiutare centinaia di rifugiati

Profughi afghani, Lamorgese: “presa di Kabul accelera l’accoglienza”

"Durante il comitato per la sicurezza abbiamo saputo della presa di Kabul da parte dei talebani. Abbiamo fatto un focus sul problema dell'accoglienza degli afgani che hanno collaborato con gli italiani in Afghanistan". A dirlo il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese a Palermo.

 

L'Italia e l'accoglienza dei profughi afghani

"Finora abbiamo accolto 228 persone. La situazione comporterà un'accelerazione dell'accoglienza". Ha detto la ministra Lamorgese. "Siamo in stretto contatto coi ministeri degli esteri e della difesa per cercare di dare a ognuno il massimo in un frangente così delicato", ha aggiunto la ministra.

 

"Ci sarà un ulteriore flusso di migranti afghani che arrivano dalla rotta balcanica ma anche via mare. So che Unhcr ha dato una quantificazione dei flussi dei prossimi mesi che potrebbero farci preoccupare tenendo conto anche del rischio terrorismo. Noi stiamo monitorando e su questo abbiamo la garanzia da parte di tutte le forze che opereranno al meglio". Così il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese a Palermo. 

 

"In Afghanistan è avvenuto tutto in pochissimo tempo. Anche andare in aeroporto può essere un problema. Ci sono dei comunicati dei Talebani secondo cui non faranno interventi immediati fino a quando non ci sarà un'azione congiunta da parte delle autorità locali. Questo dovrebbe garantire la partenza degli italiani che sono lì e di coloro che hanno cooperato con le forze armate, medici, interpreti. Faremo di tutto per farli arrivare in Italia in sicurezza". Ha proseguito la ministra.

 

La questione dei profughi in Europa

Ma il tema dei profughi afghani è al centro del dibattito in Europa che risulta già divisa tra l’Austria che ad esempio mantiene la sua linea dura sul rimpatrio dei migranti e richiedenti asilo afghani nonostante la presa di potere dei talebani, come confermato dal ministro dell’Interno austriaco, Karl Nehammer. «Chi ha bisogno di protezione deve riceverla il più vicino possibile al proprio Paese di origine», ha detto il ministro. «Un divieto generale di espulsione è un fattore di attrazione per l’immigrazione illegale e alimenta solo l’attività dei contrabbandieri e della criminalità organizzata». 

 

Sul fronte opposto si schiera, invece, il governo dell’Albania, ad annunciarlo da Tirana il premier Edi Rama che ha dato la sua disponibilità ad accogliere alcune centinaia di rifugiati provenienti dall’Afghanistan «perché si sono schierati con la Nato e hanno aiutato i nostri soldati nella loro missione di pace e ora rischiano di essere massacrati come animali dai talebani». Rama ha fatto sapere di aver detto sì alla richiesta degli Usa perché «siamo alleati di lunga data degli Stati Uniti, non solo quando ne abbiamo bisogno per i nostri problemi». 

 

Altri governi europei, tra cui quello italiano, hanno garantito l’espatrio non solo dei connazionali ma anche dei cittadini afghani che in questo ventennio hanno collaborato con loro.

 

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