Escalation senza opposizione

“Rinasce l’Emirato islamico”, Kabul e Afghanistan sono dei talebani

In meno di un mese, gli estremisti hanno riconquistato il potere avanzando di città in città, ieri la caduta di Kabul e la fuga del presidente Ghani

 “Rinasce l’Emirato islamico”, Kabul e Afghanistan sono dei talebani

La bandiera bianca dei Talebani sventola oramai incontrastata sul pennone del palazzo presidenziale di Kabul, la città e l’intero Afghanistan sono diventati un emirato islamico. L’ex presidente Ashraf Ghani ha abbandonato il suo Paese rifugiandosi in Uzbekistan e spiegando in un messaggio su Facebook di essere fuggito «per evitare un massacro» a iniziare dalla capitale. 

Ma la sua fuga, dopo che in meno di un mese, gli estremisti hanno riconquistato il potere avanzando di città in città, non ha fatto altro che accelerare la caduta di Kabul e scatenare il caos nella capitale. 

 

Chiuse le ambasciate, fatta eccezione di quella russa il cui ambasciatore ha comunicato che un’evacuazione non è in programma, ed evacuati i diplomatici di diversi Paesi, tra cui l’Italia, la strada verso l’aeroporto è bloccata da ieri e vengono segnalati colpi di fuoco sparati in aria da parte delle forze USA. A tutto questo si deve aggiungere il dramma dei profughi con un’Europa già divisa sull’accoglienza tra l’Austria che ha già detto che rimanderà a Kabul i richiedenti asilo e l’Albania pronta ad accoglierli.

 

Kabul è dei talebani, in Afghanistan “Rinasce l’Emirato islamico”

Diffusa sui social l’immagine della bandiera talebana sul palazzo presidenziale, quella stessa bandiera con la scritta nera ad indicare la testimonianza di fede dei musulmani, utilizzata dai talebani negli anni '90, quando proclamarono per la prima volta la nascita dell'Emirato islamico dell'Afghanistan

 

Ieri, dopo una giornata più che convulsa, Kabul capitale dell'Afghanistan è caduta  senza opposizione nelle mani degli insorti. Ad entrare nella città dapprima è stata una piccola rappresentanza dei fondamentalisti per cercare apparentemente di avviare una trattativa ed arrivare così ad un governo transitorio, poi la sterzata e e la presa del potere con l'entrata in massa dei combattenti rimasti in attesa del via libera alle porte della città e l'occupazione del palazzo presidenziale.

 

Tutto questo mentre il presidente Ashraf Ghani fuggiva dichiarando su Facebook che "I talebani ce l'hanno fatta a rimuovermi... Per evitare un bagno di sangue ho pensato che fosse meglio andare via". "Oggi - scrive Ghani - mi sono trovato davanti ad una scelta difficile: avrei potuto affrontare i Talebani armati che volevano entrare nel Palazzo presidenziale o lasciare il mio caro Paese a cui ho dedicato la mia vita per proteggere gli ultimi 20 anni. Se ci fossero stati ancora innumerevoli connazionali martirizzati e avessimo affrontato la distruzione della città di Kabul, il risultato sarebbe stato un grande disastro umano in questa città da sei milioni di abitanti".

 

"I talebani - prosegue l'ex presidente - hanno vinto con le armi e ora sono responsabili della tutela dell'onore, della ricchezza e dell'autostima dei connazionali. Ma non hanno vinto la fedeltà dei cuori. Mai nella storia il potere di per sé ha dato legittimità a nessuno e non gliela darà. Ora stanno affrontando una nuova prova storica e dovranno proteggere il nome e l'onore dell'Afghanistan. È necessario che i talebani garantiscano tutte le persone, le nazioni, le diverse etnie, le donne dell'Afghanistan per conquistare la legittimità e il cuore del popolo. Facciano un piano chiaro delle cose da fare, da condividere con la popolazione. Io continuerò sempre a servire la mia nazione. Viva l'Afghanistan"

 

Tensioni all’aeroporto 

Subito dopo l’entrata dei talebani nella capitale e la caduta della città, diplomatici e civili stranieri e non, hanno preso d'assalto l'aeroporto, dove alcuni Paesi come gli Stati Uniti hanno assicurato che manterranno una rappresentanza diplomatica. L'Italia ha evacuato l'ambasciata ed è partito il piano di evacuazione di diplomatici e cittadini, ed ha annunciato un ponte aereo per l'evacuazione di tutti i collaboratori afghani dei ministeri di Difesa ed Esteri. 

 

Ma sono migliaia le persone in fuga, centinaia di afgani hanno raggiunto la Porta dell'Amicizia nella città di Chaman, al confine tra Afghanistan e Pakistan mentre tanta gente si è riversata sulle piste dell’aeroporto per cercare di riuscire a lasciare il paese. 

VIDEO - “Kabul peggio di Saigon”: l’esodo disperato della popolazione afghana;

VIDEO - Afghanistan, volo d’evacuazione Kabul: folla si arrampica sull’aereo.

 

Gli Usa travolti dalle critiche

Riunioni di emergenza sono state attivate in molti paesi occidentali, compresa l’Italia, mentre la Nato ha confermato che la soluzione politica in Afghanistan è "più urgente che mai". Gli Usa, travolti dalle polemiche e accusati di aver scatenato l'escalation talebana, continuano a difendere la loro politica di ritiro delle truppe con il segretario di Stato Antony Blinken che ha respinto ogni paragone con Saigon ed ha assicurato che gli obiettivi della guerra in Afghanistan sono stati raggiunti.

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