La partita del Quirinale

Mattarella “gela” sul bis e cita Giovanni Leone. No alla ‘rielezione’

Si riapre la partita per il Colle, dopo che qualcuno aveva ipotizzato un secondo mandato per il capo dello Stato. Intanto Draghi si concentra sul Pnrr

Mattarella “gela” sul bis e cita Giovanni Leone. No alla ‘rielezione’

Nessun doppio mandato, niente proroghe per Sergio Mattarella che ha sgombrato il campo dagli equivoci di chi invocava un “bis”. Il Presidente, citando il suo predecessore Giovanni Leone, ribadisce il “no” alla rieleggibilità.

Il “toto Quirinale”, dunque, continua a rimanere un tema caldo, proprio mentre il premier Draghi, che in più d’uno vorrebbe al Colle nel dopo-Mattarella, rivolge un appello ai Sindaci: “Il piano nazionale di ripresa e resilienza è nelle vostre mani”. L’obiettivo è portare l’agenda fuori da Palazzo Chigi, in un “tour” nazionale.

 

Niente bis per Mattarella

Ricordando la figura di Giovanni Leone, a vent’anni dalla sua scomparsa, l'attuale presidente della Repubblica cita il messaggio che il predecessore inviò al Parlamento il 15 ottobre 1975 e che "venne ritenuto da giuristi autorevoli studiosi di grande livello uno dei massimi documenti sulla questione delle riforme istituzionali”.

“Leone - dice Sergio Mattarella - ripropose la sollecitazione (già sottolineata dal Presidente Segni), di introdurre la non rieleggibilità del Presidente della Repubblica, con la conseguente eliminazione del semestre bianco".

Il periodo di sette anni” è “sufficiente a garantire una continuità nell’azione dello Stato”, come già aveva avuto modo di chiarire lo stesso Mattarella lo scorso febbraio. “Inoltre – aveva spiegato allora - la proposta di modificazione vale anche ad eliminare qualunque, sia pure ingiusto, sospetto che qualche atto del Capo dello Stato sia compiuto al fine di favorirne la rielezione".

 

Draghi, la ripresa e il monito ai sindaci

Le attenzioni, dunque, tornano a rivolgersi al premier, Mario Draghi, che però è ora concentrato sul Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In occasione della chiusura dell’assemblea dell’Anci, l’associazione nazionale dei sindaci, ha rivolto un’esortazione proprio ai primi cittadini, dicendo: "Sindaci, sarete al centro della stagione che abbiamo davanti: una straordinaria occasione di riforme e investimenti, grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

“C'è bisogno di cooperazione tra tutti i livelli dell'amministrazione – ha aggiunto - nella fase di pianificazione degli investimenti e in quella di attuazione. Questo sforzo deve coinvolgere tutti: Comuni, Regioni, Ministeri".

 

Il “tour” italiano del Pnrr

Lo stesso presidente del Consiglio ha spiegato il via di un progetto che ha come scopo quello di portare il Pnrr “fuori” da Palazzo Chigi: “A pochi mesi dall'approvazione del Piano da parte della Commissione Europea, siamo pienamente nella sua fase di attuazione. Nelle prossime settimane il Governo ha in programma una serie di incontri in molte città italiane per confrontarci sulla sua realizzazione. Abbiamo già approvato 159 progetti di rigenerazione urbana su cui investiamo 2,8 miliardi", ha detto il premier Mario Draghi.

"Oggi si apre una nuova fase per l'Italia e per i suoi quasi 8.000 Comuni. Un'occasione di sviluppo, progettazione, idee, che dobbiamo essere pronti a cogliere per i nostri cittadini e per le generazioni future ha spiegato ancora il premier, ricordando che "Comuni e Città Metropolitane dovranno amministrare quasi 50 miliardi di euro come soggetti attuatori del PNRR. Dalla transizione digitale a quella ecologica; dagli investimenti nella cultura all'edilizia pubblica; dagli asili nido al sostegno agli anziani più vulnerabili. Il futuro dell'Italia vi vede oggi protagonisti".

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