braccio di ferro

Biden, stop al “filibuster” contro l’ostruzionismo. Di cosa si tratta

L’intervento del Presidente statunitense mira a modificare le regole del Senato che stanno bloccando le leggi sul diritto di voto. Gelo repubblicano

Biden, stop al “filibuster” contro l’ostruzionismo. Di cosa si tratta

“Sostengo la modifica delle regole del Senato in modo da impedire a una minoranza di senatori di bloccare le leggi sul diritto di voto". Così il Presidente statunitense esce allo scoperto e parla di un nervo scoperto che continua a rappresentare un problema per la sua amministrazione e per i democratici in generale: il fatto di non riuscire a far passare in Senato una serie di leggi in difesa del diritto di voto in America, a causa dell’ostruzionismo dei repubblicani.

La questione è complessa e ha a che fare con i diritti fondamentali. Si tratta di un cavallo di battaglia democratico che in questo momento, in cui l’inquilino della Casa Bianca “soffre” di un calo di consensi mai registrato finora dai suoi predecessori (neppure da Donald Trump), potrebbe far crescere il suo gradimento nell’elettorato, anche in vista del voto di metà mandato, il prossimo autunno.

 

Biden: “Stop al ‘filibuster’”

L’intervento del Presidente Usa, Joe Biden, è arrivato in occasione di un discorso ad Atlanta, affiancato dalla vicepresidente, Kamala Harris. Obiettivo: trovare una strategia che permetta di superare l’ostruzionismo di parte dei senatori repubblicani nei confronti delle leggi sul diritto di voto, volute dai democratici. Biden ha chiesto pubblicamente ai rappresentanti del Senato di eliminare il 'filibuster', uno strumento che garantisce il ricorso all'ostruzionismo da parte dell'opposizione, che rappresenta anche è uno stratagemma per evitare che una legge sia votata.

"La vicepresidente Harris e io abbiamo sostenuto i progetti di legge sui diritti di voto dall'inizio, ma ogni volta i repubblicani al Senato bloccano la strada", ha spiegato Joe Biden, secondo cui l'obiettivo di Trump e dei suoi alleati "è privare del diritto di voto chiunque voti contro di loro". Il Presidente Usa, quindi, ha evocato il Voting Right Act del 1965: "Il Senato deve ripristinare la norma, e dobbiamo sbarazzarci di quella sull'ostruzionismo". Ma di cosa si tratta?

 

Cos’è il “filibuster”

Il termine deriva da un’antica parola olandese che significa “pirata” con la quale si intendono tutti quegli strumenti per evitare la messa al voto di una legge al Senato. Secondo le procedure parlamentari, un disegno di legge non può essere messo ai voti finché il dibattito in aula non si è concluso, ma il dibattito può assumere tempi lunghissimi grazie al fatto che un senatore o a un gruppo di senatori può “mantenere la parola” con discorsi anche diverse ore. Per interrompere il dibattito è possibile chiedere una “mozione di chiusura”, ma occorre una maggioranza qualificata di 60 senatori, difficile da raggiungere dati i numeri risicati dei democratici in Aula.

 

L’appello di Biden e la risposta repubblicana

"Lasciate che prevalga la maggioranza perché altrimenti non avremo nessuna possibilità di cambiare le regole, a cominciare da quella sul filibuster". Il leader della Casa Bianca, quindi, invoca un cambio delle regole che porti a eliminare la maggioranza di 60 voti per interrompere i lunghi discorsi in Aula e a procedere con il voto.

Per ora le parole del Presidente sembrano cadute nel vuoto, sia perché i repubblicani sono contrari a modificare le attuali norme, sia per i dubbi di parte dello stesso schieramento democratico, come nel caso dei due moderati Joe Manchin e Kyrsten Sinema.

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