il vademecum

Saldi invernali 2022: come e dove. A cosa stare attenti negli acquisti

Iniziati gli acquisti a prezzi scontati, con i consigli della Federazione Moda Italia e Confcommercio e il calendario Regione per Regione per “fare affari”

Saldi invernali 2022: come e dove. A cosa stare attenti negli acquisti

Con la fine delle festività natalizie e dopo il Capodanno arrivano puntuali, come ogni anno, i saldi invernali. Ad aprire il periodo degli acquisti a prezzi ribassati – in anticipo su tutti – sono state Sicilia e Basilicata fin da domenica 2 gennaio. Lunedì 3 gennaio è stata la volta della Valle d'Aosta, mentre la maggior parte degli altri territori ha dato il via nelle scorse ai saldi, che proseguiranno fino a fine febbraio/primi di marzo (5/6 a seconda delle Regioni).

Come sempre non mancano i consigli delle associazioni dei consumatori, ai quali si uniscono quelli della Federazione Moda Italia e Confcommercio.

 

Come si cambiano i capi?

Secondo Confcommercio il giro d’affari dei saldi ha un valore di 4,2 miliardi di euro, l'equivalente di 119 euro a persona, mentre per Confesercenti si arriverà a 150 euro ciascuno. Uno dei timori principali degli acquirenti riguarda, però, la possibilità di cambiare la merce comprata a prezzo ribassato. Come ricordano Federazione Moda Italia e Confcommercio, la scelta delle modalità è affidata al negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme: in questo caso, in base al d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206 (Codice del Consumo), è previsto l’obbligo di riparazione o sostituzione del capo. Se ciò fosse impossibile, si deve procedere con la riduzione o la restituzione del prezzo pagato.

Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

 

Si possono provare i capi?

Sì, è possibile, ma non è un diritto assoluto del consumatore: la discrezionalità è del negoziante.

 

Si può pagare con carte e bancomat?

Un altro equivoco riguarda l’idea che si possa o debba pagare solo in contanti. Il negoziante, invece, è tenuto ad accettare anche carte di credito e, anzi, vanno favoriti i pagamenti cashless.

 

Cosa si può comprare in saldo?

I capi in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Insomma, niente saldi sulla merce fuori stagione o niente “finti ribassi”, nel caso in cui lo sconto sia eccessivamente ridotto.

Per questo il negoziante deve indicare il prezzo pieno di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

 

Valgono sempre le norme anti-Covid?

Sì. È fondamentale continuare a mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e all’interno del negozio. Per questo potrebbe essere previsto di far attendere i consumatori all’esterno del punto vendita, in base al numero massimo ammesso in store, indicato in appositi cartelli.

È fondamentale anche prevedere punti di disinfezione delle mani con gel o prodotti igienizzanti prima dell’ingresso nel negozio e prima di toccare i prodotti.

È anche obbligatorio indossare la mascherina fuori dal negozio, in store e anche nei camerini di prova dei capi.

 

Si può chiedere la modifica degli abiti?

È sempre possibile chiedere un intervento di modifica o adattamento di un capo d’abbigliamento da parte di un sarto del negozio, ma le spese sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione.

Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia, come “Saldi Chiari e Sicuri”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.

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