Covid, verso la fine delle restrizioni: le tappe fino all’estate

Di fronte al calo sensibile di contagi e ricoveri, sia nei reparti ordinari che in quelli di terapia intensiva, si parla sempre più insistentemente di allentamento delle misure anti-Covid e di fine della pandemia, almeno per quanto riguarda la fase acuta. L’ultima in ordine di farlo è stata l’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, secondo cui in Europa è in corso una sorta di “tregua”, alla quale potrebbe seguire la fine della pandemia.

E mentre in Svezia da mercoledì 9 febbraio saranno rimosse pressoché tutte le (poche) restrizioni, anche in Italia è stato deciso di rendere illimitata la validità del Super Green Pass per i vaccinati con tre dosi, in attesa che l’Ema, l’agenzia europea del farmaco, si pronunci in merito all’opportunità di una quarta dose. Intanto, mentre sono arrivate dal 10 febbraio potrebbe arrivare lo stop alle mascherine all’aperto.

Ecco le prossime tappe, tra certezze e ipotesi.

Cosa cambia dal 7 febbraio

Il promo cambiamento riguarda la scuola, dove da lunedì 7 febbraio e in base alle norme previste dall’ultimo decreto varato dal consiglio dei Ministri, entrano in vigore norme più “snelle” per la gestione di quarantene, isolamenti, tamponi e Dad. In particolare, per i nidi e le materne (fascia 0-6 anni) si rimane in classe fino a 4 casi positivi, mentre dal 5° scatta la Dad, per 5 giorni. Alla primaria, invece, dal 5° caso positivo rimangono in presenza solo gli alunni vaccinati, mentre per gli altri è prevista la DDI, la didattica digitale integrata (ossia lezioni miste tra presenza e distanza). Nella scuola secondaria, infine, la soglia di positivi da partire dai quali i non vaccinati dovranno restare a casa scende a 2, in ragione della maggior diffusione delle vaccinazioni.

10 febbraio, scade l’obbligo di mascherine e lo stop alle discoteche

Anche questa rappresenta una data cruciale, soprattutto per i gestori dei locali da ballo, che attendono di poter riaprire. Lo stop scade il 10 febbraio, quando potrebbe decadere anche l’obbligo di mascherine all’aperto (e di Ffp2 in determinati luoghi e circostanze).

Si attende anche la sospensione del provvedimento che limita la capienza in stadi e palazzetti dello sport.

14 febbraio, Stato di emergenza alla Camera

Tra le giornate e le discussioni più attese c’è quella sullo stato di emergenza, che all’ordine del giorno in Aula alla Camera proprio il 14 febbraio. La scadenza, salvo rinnovo, è il 31 marzo. Insieme allo stato di emergenza dovrebbe cadere anche l'obbligo di Ffp2 sui mezzi pubblici, al cinema, nei teatri, nelle sale da concerto e agli eventi sportivi. Stando alle indiscrezioni si va anche verso lo stop alle limitazioni per chi è positivo al Sars-Cov-2, ma è asintomatico.

15 febbraio, Super Green Pass obbligatorio per gli over 50

Mentre si pensa alle riaperture, però, il 15 febbraio entra ufficialmente in vigore il Super Green Pass (quindi con vaccino o immunizzazione naturale, non più solo con tampone) obbligatorio per i lavoratori over 50.

31 marzo: scade lo stato di emergenza

Come detto, si tratta di una data cruciale perché dall’eventuale rinnovo dipendono non solo il prolungamento degli obblighi relativi al Green Pass, ma anche il mantenimento della struttura commissariale (che, in quanto tale, verrebbe a decadere se venisse meno l’emergenza sanitaria) e del Comitato tecnico scientifico.

Inizio primavera, vaccino under 5 anni

La data ancora non c’è, ma dopo la richiesta di autorizzazione alla Food and Drug Administration da parte di Pfizer, il vaccino anti-Covid per i bambini piccoli potrebbe arrivare anche in Europa a inizio primavera, come spiegato dal presidente del Cts, Locatelli.

15 giugno: stop agli obblighi per i 50enni non vaccinati

Si tratta forse del traguardo più atteso da chi non è vaccinato e non si è mai ammalato (o è guarito da molto tempo), perché viene meno l’obbligo di vaccinazione non solo per l’accesso al lavoro, ma anche per tutti gli over 50.

30 giugno 2023, stop al Green Pass europeo

L’ultima data da segnarsi è il 30 giugno 2023, dopo che la Commissione europea ha proposto l'estensione certificato vaccinale, che però non è vincolante per i singoli Stati membri.