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Il giorno a cui tutti guardano è martedì 15 febbraio, quando la Consulta si riunirà per discutere l’ammissibilità del referendum sull’eutanasia legale. Un appuntamento atteso a lungo, soprattutto dai promotori della consultazione popolare, in particolare l’Associazione Luca Coscioni.
“È una nuova tappa di un percorso iniziato 15 anni fa grazie al coraggio di Piergiorgio Welby e che oggi, con l’Associazione Luca Coscioni – sottolineano – portiamo avanti anche nei Tribunali per difendere i diritti di persone, come i marchigiani Antonio e Mario, costretti a sostenere persino un calvario giudiziario, in aggiunta a quello fisico e psicologico dovuto dalla propria condizione, per poter vedere rispettato il diritto a porre fine alle proprie sofferenze in Italia”.
I 101 nomi a favore
“Ricercatori, medici, magistrati, accademici, ma soprattutto persone, familiari, caregiver che hanno vissuto o vivono ancora oggi sulla propria pelle la sofferenza che comporta la mancanza di norme che regolino il fine vita nel nostro Paese. Siamo grati al primo gruppo di persone che si uniscono ai promotori nell’impegnarsi per il “sì” al referendum eutanasia legale”, hanno dichiarato Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente segretario nazionale e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, nell’annunciare una lista di nomi illustri a sostegno della causa.
Tra questi, nei primi 101 figurano tra gli altri il Premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, la scrittrice Dacia Mariani, il teologo Vito Mancuso, ma anche il sacerdote di Cagliari Don Ettore Cannavera e Chiara Rapaccini, scrittrice e compagna di Mario Monicelli. Numerosi sono anche i magistrati, come Gherardo Colombo, e gli scienziati, come Michele De Luca.
Non mancano poi Carmen Carollo e Valeria Imbrogno, mamma e compagna di Fabiano Antoniani (dj Fabo), Mina Welby, moglie di Piergiorgio, Beppino Englaro, papà di Eluana.
Il referendum: come ci si è arrivati
Il referendum vuole abrogare parzialmente il reato penale che di fatto impedisce l’introduzione dell’Eutanasia legale in Italia: il cosiddetto omicidio del consenziente, previsto dall’art. 579 c.p. Come ricorda l’Associazione, durante l’estate 2020 erano state oltre 1.240.000 le firme raccolte per poter richiedere il referendum su un tema ancora non affrontato dal Parlamento italiano, nonostante i richiami della Corte Costituzionale, cioè il diritto a scegliere di essere aiutati a porre fine alla propria.
Il nuovo appello del Papa
Ma nelle scorse ore è arrivato anche un nuovo appello di Papa Francesco proprio in tema di eutanasia. Bergoglio, nel corso dell’udienza generale nell’Aula Paolo VI, ha affermato: "Dobbiamo accompagnare alla morte, ma non provocare la morte o aiutare il suicidio assistito. Ricordo che va sempre privilegiato il diritto alla cura e alla cura per tutti, affinché i più deboli, in particolare gli anziani e i malati, non siano mai scartati".