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Caro-bollette, Governo al lavoro. Sindaci: “Moratoria per 12 mesi”

Pressing sull’esecutivo per trovare una soluzione e, in attesa di un intervento strutturale sugli approvvigionamenti, si pensa a congelare le bollette

Caro-bollette, Governo al lavoro. Sindaci: “Moratoria per 12 mesi”

Il premier Mario Draghi lo ha annunciato parlando di un “intervento di ampia portata”, che potrebbe arrivare a breve, fin dal prossimo consiglio dei Ministri.

Si tratta di trovare una soluzione ai rincari record nei prezzi dei carburanti, che stanno pesando non solo sulle bollette di famiglie e aziende, ma anche sul costo della vita. Il peso delle materie prima si fa sentire, infatti, anche sul carrello della spesa. Da qui la necessità di ripensare il sistema di approvvigionamento energetico.

Come chiarito dallo stesso presidente del Consiglio, si lavora a "sostegni per contenere le emergenze. Poi c'è una parte strutturale sull'offerta di energia e potenziamento delle rinnovabili e della produzione di energia e poi c'è una parte di fornitura all'industria con pezzi calmierati e con certezza dell'approvvigionamento". Fin dalle scorse settimane era stato chiarito che l’obiettivo è quello di non ricorrere a uno scostamento di bilancio.

Intanto, però, aumentano le richieste di una moratoria sulle bollette, per tutto il 2022.

 

Congelare le bollette: chi lo chiede

L’idea è di sospendere la scadenza nel pagamento delle bollette per chi fosse in condizioni di particolare difficoltà. L'ultimo in ordine di tempo a invocare una moratoria è stato il Sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna. In un documento, sottoscritto anche da altri primi cittadini, tra cui la sindaca di Monfalcone, Anna Cisint, e di Cormons, Roberto Felcaro, e rivolto al premier Draghi e al ministro dell'Economia Franco, spiega: "Apprezzo la promessa del presidente del consiglio Draghi di affrontare a breve il problema, ma i tempi stringono e per famiglie ed imprese si avvicinano le scadenze per il pagamento delle bollette che molti non riusciranno ad onorare. La moratoria permetterebbe di prendere tempo per programmare interventi adeguati ad affrontare questa emergenza. In sostanza si dovrebbe sospendere il pagamento delle bollette per quest'anno rinviandolo almeno di 12 mesi se non di 24, con rateizzazioni nel 2023 e 2024 senza oneri ulteriori. Bisogna bloccare subito questa spirale".

Un'iniziativa analoga è stata promossa anche a Teramo, attraverso una mozione da parte della Consigliera Graziella Cordone.


Sostegni per famiglie, imprese e Comuni

Ad essere in difficoltà per il caro-bollette, però, non sono solo aziende e famiglie, ma anche le Amministrazioni comunali. Per questo nella proposta, inviata anche al segretario generale dell'Autorità di regolazione per l'energia reti e ambiente (Arera) si chiedono risorse per sostenere i Comuni. Solo giovedì scorso, in segno di protesta e come esortazione a un intervento, erano stati spenti i monumenti nelle grandi città, all'iniziativa organizzata dal presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro hanno partecipato i sindaci Beppe Sala (Milano), Dario Nardella (Firenze), Roberto Gualtieri (Roma), Carlo Salvemini (Lecce), e poi Palermo, Torino, Napoli, Bergamo, Trieste, Campobasso, Parma, Ravenna, ecc. 

Ora i Sindaci ricordano i costi per illuminare e riscaldare uffici, scuole, strutture sportive, che rischiano di diventare insostenibili. " È evidente che prima di ridurre il sociale taglierei tutto il resto, niente più assunzioni, contributi alle associazioni, culturali o sportive che siano e via elencando. Una situazione drammatica e per evitare che ciò accada insieme ai colleghi chiedo la possibilità che, in analogia a quanto già consentito nell'ambito delle misure di contenimento del contagio da Covid-19, una quota dell'avanzo di gestione, che pertanto i Comuni già posseggono, possa essere utilizzata immediatamente per le spese correnti in un'ottica di sostegno concreto alla comunità in difficoltà" scrive ancora Ziberna.

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