Stop ai rincari

Stangata bollette, cosa farà il Governo per ridurre i rincari

Tramonta l’ipotesi di un taglio dell’Iva, così come di bonus per i meno abbienti. Si va verso un taglio degli “oneri di sistema” con 3 miliardi di euro

Stangata bollette, cosa farà il Governo per ridurre i rincari

Niente taglio dell’Iva, piuttosto un investimento da parte del Governo pari a 3 miliardi di euro per ridurre i cosiddetti “oneri di sistema” e quindi “alleggerire” le bollette di luce e gas.

È questa l’ipotesi più probabile al vaglio dell’esecutivo e che dovrebbe essere messa nero su bianco oggi, in occasione del consiglio dei Ministri, convocato nel pomeriggio per dare il via libera anche al nuovo decreto sull’estensione del Green Pass a tutti i lavoratori da metà ottobre.

Escluso, dunque, un taglio dell’Iva così come la possibilità di prevedere bonus, riservati ai meno abbienti.

Ma cosa sono gli oneri di sistema e come gravano sulle bollette di luce e gas? La nuova misura servirà a calmierare un mercato che segna continui rincari?

 

Cosa sono gli “oneri di sistema”

Rappresentano una delle voci che incidono maggiormente sul totale delle bollette degli utenti. Sono chiamati “oneri di sistema” o “oneri generali” e rappresentano tutti i costi non strettamente legati al reale consumo di corrente elettrica o di gas da parte dei cittadini.
Nel 2020 hanno pesato per 14,9 miliardi di euro sui consumatori e sono già stati oggetto di “compensazioni” da parte del Governo. A luglio, infatti, con decreto “Lavoro e imprese”, è stato deciso di destinare 1,2 miliardi di euro alla riduzione di questa voce di spesa per il prossimo trimestre, utilizzando parte di quanto ricavato dalle aste del mercato europeo dei permessi di emissione di CO2 (Ets).

Ora l’esecutivo è pronto a intervenire nuovamente per evitare una stangata in bolletta, fin da ottobre, pari a +40%, come annunciato anche dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.

 

Aumenta il costo delle materie prima

Il nuovo rincaro, di cui ha parlato anche l’Autorità di regolazione Arera, ha a che fare in parte con l’aumento dei costi delle materie prime: “Anche per l’Italia il forte aumento delle quotazioni delle materie prime - in continua crescita da inizio anno per la ripresa delle economie dopo i ribassi dovuti la pandemia - nonché la decisa crescita dei prezzi dei permessi di emissione di CO2, avrebbero portato ad un aumento di circa il 20% della bolletta dell’elettricità, se il governo non fosse intervenuto con un provvedimento di urgenza per diminuire la necessità di raccolta degli oneri generali in bolletta del prossimo trimestre” ha spiegato in una nota l’Autorità, presieduta da Stefano Besseghini.

“L’incremento nel terzo trimestre del 2021, per la famiglia tipo in tutela, è stato ‘contenuto’ a + 9,9% per la bolletta dell’elettricità e + 15,3% per quella del gas” ha proseguito l’ente.

 

Previsioni negative: la crescita continuerà

Oggi, dunque, ci si attende un nuovo taglio degli “oneri di sistema” da parte del Governo anche per il quarto trimestre.

I fondi, stimati in 3 miliardi, derivano dalle aste dei permessi per produrre CO2.

Ma i consumatori chiedono anche, in previsto di una tendenza ai rincari che si dovrebbe confermare anche nei mesi successivi, di cancellare completamente tutti gli “oneri di sistema” dalle bollette e metterli nella fiscalità generale, ossia sotto forma di tasse vere e proprie. La conseguenza, però, sarebbe un rialzo di queste ultime pari a circa 15 miliardi all’anno, che arriverebbe proprio nel momento in cui si il Governo è alle prese con un piano di riforma fiscale generale.

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